Giorno 11 maggio 2016 un cospicuo numero di studenti diversamente abili, accompagnati dai loro assistenti, si sono recati presso la sede del Rettorato, a palazzo Chiaramonte, per discutere ed evidenziare il dissenso, visti i disservizi che saranno arrecati loro dal 25 maggio.
Da quel giorno il servizio di trasporto sarà gestito dalla “Cooperativa Airone” e sarà eliminato per gli studenti dei paesi che si trovano in provincia di Palermo. Il servizio di trasporto riguarderà soltanto gli studenti che hanno la residenza nel capoluogo.
Chi, degli studenti fuori sede, vorrà usufruire di questo servizio dovrà spostarsi in città, per esempio alla Stazione Centrale, come fosse una beffa, poiché chi non ha possibilità di giungere in città accompagnato, in Viale delle Scienze, per citare una delle sedi universitarie, non si comprende come potrebbe giungere in altro luogo inclusa la Stazione Centrale.
Per gli studenti fuori corso, in sede, sarà dimezzato a tre giorni alla settimana, come se si potesse dimezzare il Diritto allo Studio.
In più è stato già ridotto il numero di ore di assistenza, da 20 ore settimanali a 13 ore oltre a quelle di tutoraggio.
In questo modo si va a ledere il Diritto fondamentale prima menzionato, poiché gli studenti dovranno scegliere quali lezioni frequentare, e “quanto tempo” studiare in facoltà con l’aiuto indispensabile dei tutor.
Questi studenti hanno pagato una tassa di iscrizione, che stipula un contratto con l’ente universitario, che non sarebbe rispettato in quanto la tassa copre per un tempo che va oltre la data del 25 maggio. Le stesse ore di tutoraggio sarebbero vane, senza il servizio di trasporto. Paradossale è anche le regola che non permette di iscriversi in modalità Part-Time.
Sola la modalità di iscrizione Full-Time permette l’iscrizione come studente diversamente abile, per quanto le ore di tutoraggio e assistenza gli consentirebbero soltanto una frequenza Part-Time.
Il Magnifico Rettore Fabrizio Micari, sempre il giorno 11 maggio 2016, che inizialmente era andato via senza ascoltare gli studenti, è poi tornato dopo qualche ora per incontrarli insieme alla professoressa Pepi , sottolineando il fatto che la Regione ha perpetuato dei tagli, ergo la “Coperta economica” che dovrebbe coprire e tutelare i servizi si riduce gradualmente.
Dovendo rispondere alle loro richieste, più che legittime evidenzierei, dovrà spostare la coperta da un “lato” poiché i tagli ricadrebbero su altro.
Durante la stessa conversazione ha invitato, qualora le materie non siano con una frequenza obbligatoria, per esempio Giurisprudenza, e che a suo dire si possano studiare presso il proprio domicilio, a rimanere a casa.
Situazione ulteriore dove si vedrebbero lesi i diritti, oltre che per l’aspetto non considerato che uno studente diversamente abile non potrebbe studiare senza il servizio di tutoraggio applicabile soltanto presso le sedi universitarie.
La legge 17 – 28/02/1999, è la legge che permette alle persone con disabilità di potere accedere agli studi universitari, dunque prima del 99 la persona con disabilità aveva di fatto negata la possibilità ad accedervi. A Palermo il 5/03/1999 venne fondato il CUD (Centro Universitario per le Disabilità). Primo in Italia e secondo in Europa.
Il CUD si è occupato sino adesso di promozione e inserimento della persona diversamente abile nel tessuto universitario.
Ha offerto il servizio di trasporto da casa all’Università e viceversa, servizio di cura e assistenza alla persona, servizio di tutorato e supporto didattico, servizio aule informatiche e di materiale informatico e tecnico per aiutare lo studente per le attività didattiche.
Si spera che questi diritti tornino a essere di questi studenti.
Luigi Pio Carmina
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