Intitolato “Integrazioni chemio-radioterapiche” si svolgerà il 9 settembre nelle sale di Palazzo Villarosa. Coordinatori del simposio scientifico saranno Giampaolo Biti, ordinario di Radioterapia all’Università di Firenze e Antonio Russo, ordinario di Oncologia medica all’ateneo di Palermo.
L’associazione di chemio e radioterapia per vincere i tumori. Di questo si parlerà al congresso “Integrazioni chemio-radioterapiche”, che si svolgerà, il 9 settembre, nelle sale di Palazzo Villarosa, a Bagheria, nel Palermitano. Coordinatori del simposio scientifico saranno Giampaolo Biti, ordinario di radioterapia all’Università di Firenze e Antonio Russo, ordinario di oncologia medica all’ateneo di Palermo.
Infatti l’evento è stato fortemente voluto dal Prof. Giampaolo Biti, attualmente impegnato a dirigere la radioterapia di Villa Santa Teresa a Bagheria che ha coinvolto circa 52 esperti provenienti da tutta Italia che si confronteranno sull’efficacia dell’azione combinata di chemio e radioterapia per la cura di alcune tipologie di tumori, tra cui quelli a testa e collo, polmone, seno, prostata, senza trascurare quelli d’ambito ginecologico.
“È sempre più frequente – spiega Giampaolo Biti – che in particolari casi di tumori si renda necessaria l’integrazione di trattamenti radio-chemioterapici. Per questo, è bene che i colleghi medici, che a volte sono un po’ individualisti, imparino a lavorare insieme perché questo tipo di integrazione sarà sempre più diffusa nei prossimi anni”.
“Fortunatamente – prosegue Biti – la speranza di vita è sempre più alta, anche nei pazienti in cui la completa guarigione è più complicata, come quelli con metastasi cerebrali ad esempio. Grazie a questo tipo di terapie adesso si ha una cronicizzazione della malattia più lunga, così, il paziente non sopravvive solo qualche mese in più, ma può avere un’aspettativa di vita di diversi anni”.
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