Comunicato del gruppo consiliare di Bagheria del Movimento 5 Stelle. – Abituati ad una pletora di politicanti in cerca di visibilità, che facevano della carica di consigliere comunale un buon trampolino di lancio per una tanto agognata carriera nelle istituzioni, una certa parte dell’opinione pubblica bagherese taccia il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle di scarsa notorietà. In effetti, dal momento del nostro insediamento, noi pentastellati “sbarbati e inesperti” non ci siamo contraddistinti per una propensione alle telecamere. Durante le sedute del consiglio i nostri interventi sono in genere brevi e circoscritti all’analisi del punto in trattazione. Difficilmente ci concediamo a interviste, articoli ad personam o ospitate radiofoniche. La maggior parte dei nostri comunicati sono a firma del gruppo.
Questo atteggiamento non è sintomo di scarsa personalità o di sudditanza psicologica nei confronti dell’amministrazione comunale che sosteniamo. Non siamo affatto pecore al seguito di un pastore, privi di senso critico e capacità di analisi. Semplicemente il nostro modo d’intendere il ruolo, che i cittadini ci hanno assegnato, è da noi interpretato in modo diametralmente opposto al passato.
Il Consiglio Comunale è un organo fondamentale per il buon andamento della vita comunitaria. Le sue principali funzioni di controllo riguardano l’approvazione dei bilanci, del piano regolatore e di altri atti indispensabili per la gestione dell’ente. Dubito che una maggioranza poco coesa e nata da inciuci possa garantire la stessa stabilita che in questi due anni ha garantito il nostro gruppo consiliare. Lo dimostra in maniera palese l’ultima seduta, durante la quale è stato approvata l’ipotesi di bilancio riequilibrato del 2013. Un atto che aveva ricevuto il parere favorevole dal Ministero dell’Interno (mica dalla Gazzetta dello Sport), afferente ad anni in cui l’amministrazione Cinque non era in carica e che nonostante questo è stata votata dalla sola maggioranza, con le opposizioni in grado di accampare stucchevoli pretesti per non assumere alcuna responsabilità su di sé. Stranamente in aula mancava persino la televisione, forse perché la trasparenza delle opposizioni funziona a gettoni.
Altro compito imprescindibile è la redazione e l’approvazione dei regolamenti, forse gli atti su cui il consiglio ha la massima autorità poiché ha il potere di proporli, studiarli, emendarli. Ebbene in questi due anni il Consiglio Comunale ha prodotto regolamenti di straordinario valore. Spicca su tutti il regolamento del cimitero comunale. Sappiamo tutti che, triste a dirsi, questa nuova amministrazione è figlia degli scandali che proprio al camposanto venivano perpetrati. Fino a tre settimane fa il Comune di Bagheria era dotato di un regolamento di due paginette, poco efficace e inadatto alle difficoltà del caso. Adesso il nuovo regolamento prevede 72 articoli e inserisce delle novità fondamentali: la richiesta del certificato antimafia alle onoranze funebri che esercitano all’interno del cimitero comunale; l’obbligo di apporre il numero di pratica sulla bara per identificare la salma; l’elenco delle ditte di marmisti autorizzati a lavorare nel cimitero; la costituzione di un archivio informatico, per evitare che le carte vadano in fumo (sappiamo tutti quello che è successo).
Altri regolamenti come quello del verde pubblico, dell’istituzione della Denominazione Comunale per i prodotti enogastronomici del territorio bagherese, delle Madri di Giorno, dell’assistenza specialistica agli alunni disabili, degli Enti No Profit sono già utili alla città o lo saranno presto. Inutile dire che per la gran parte di questi è sempre stato soltanto il MoVimento 5 Stelle ad esprimere voto favorevole.
Forse è vero. Siamo un gruppo poco mediatico e poco avvezzo alla notorietà. Forse siamo dei semplici mediani con i piedi non proprio raffinati, ma pazienza e polmoni d’acciaio. Dopo tutto senza Gattuso, Scirea ed Oriali non si sarebbero vinti quei mondiali. Lasciamo ad altri le luci della ribalta, ben sapendo che probabilmente corrisponderanno a quegli effimeri quindici minuti di notorietà di cui parlava Andy Warhol. Per noi preferiamo la solidità dei risultati.
Gruppo consiliare M5S
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tanti bei soldatini inquadrati ordinati e allineati ….il fatto è ,che continuo a ritenere un valore positivo la diversità di vedute, il confronto e persino lo scontro all’interno di uno schieramento o un partito ,perchè solo nella diversità e nel confronto democratico può esserci crescita ,quindi i soldatini silenziosi e subordinati non mi ispirano per niente sicurezza