Sembra ieri ma sono passati 20 anni dalla nascita dell’Unitre in città. L'”Università delle tre età”, che fino al 2002 si chiamava “Università della terza età”, è stata fondata infatti nell’ottobre 1996 da Vita Arcabascio, insegnante di valore che ne ha guidato il cammino per ben 12 anni nella veste di presidente. Sulle solide basi gettate dall’Arcabascio l’Unitre è cresciuta a vista d’occhio ed è diventata l’importante e apprezzata associazione di volontariato, culturale e di promozione sociale che oggi ci ritroviamo. In occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Unitre, la commissaria straordinaria, Antonella Miloro Nasca, ha voluto che si celebrasse anche il ventesimo anniversario della fondazione.
Risalendo a quel 1996 non poteva essere sottaciuta l’opera dell’Arcabascio, personaggio di spicco del mondo culturale, la quale, reduce vent’anni fa da Torino, sede nazionale dell’Unitre, volle fortemente che anche Bagheria ospitasse una sezione della stessa. Merito non indifferente che è stato ancora una volta riconosciuto dalla “sua” associazione che all’unanimità ha voluto inserire la “prima presidente” nel novero dei soci onorari assegnandole anche una tessera d’oro. E’ successo domenica 13 novembre nella sala Borremans di palazzo Butera dove, come dicevamo, è stato anche inaugurato l’anno accademico 2016-2017.
Maestra di cerimonie è stata Antonella Miloro Nasca, già presidente succeduta nel 2008 all’Arcabascio, e in atto commissaria straordinaria dopo le dimissioni, lo scorso maggio, della terza presidente, Cettina Giammanco, e di parte del consiglio direttivo. Ospiti della manifestazione sono stati il professore Cesare Piacentino, mecenate e socio onorario dell’Unitre; il dottor Aldo Gerbino, medico, scrittore e poeta; l’artista Claudia Clemente, presidente del Consiglio comunale e l’architetto Fabio Atanasio, vice sindaco.
La signora Nasca, dopo aver dato lettura di una nota augurale del presidente nazionale dell’Unitre, ha esordito accennando alla storia della sezione cittadina e dell’Unitre nazionale che vanta oltre 500 sezioni in tutta Italia. Ha quindi brevemente illustrato le finalità dell’istituzione ed elencato tutti i docenti che “con professionalità, generosità e passione” si sono avvicendati nei due decenni.
Ed ha infine rivolto un pensiero riverente alla memoria di due amici sinceri dell’Unitrè: natale tedesco, docente emerito dell’Università di Palermo, e nino marino, medico gastroenterologo. Il vice sindaco Fabio Atanasio, in risposta alla Nasca che lamentava il degrado del piccolo teatro Branciforte, ha fatto presente che oggi come oggi sulla struttura incombono problemi di agibilità. Atanasio, dopo avere osservato che “Bagheria va perdendo molti valori” e che “il senso di comunità non è così spiccato come lo era nel 1996”, ha invitato ad essere cittadini attivi in una città dove col contributo di tutti si può senz’altro rafforzare il sentimento di far parte di una comunità. La presidente del Consiglio Claudia Clemente, da sempre vicina all’Unitre cui ha dato anche il suo contributo di artista e scenografa, si è complimentata per l’opera che svolge l’Unitre e ha ricordato che Bagheria potrebbe vivere di arte, bellezza e turismo.
Il professore Cesare Piacentino, dopo avere narrato sapidi aneddoti risalenti al suo mandato da deputato, ha osservato quanto il bagherese sia attivo nelle faccende che rechino benefici a sé stesso e quanto invece lo sia poco nei confronto della collettività. Tessendo poi l’elogio dell’Unitre bagherese, si è dichiarato disponibile ad operare, come in passato, ai suoi migliori destini. Aldo Gerbino, colto e raffinato intellettuale, ha stigmatizzato il cosiddetto mutismo sociale, ovvero l’atrofia del conversare, vera piaga dei tempi che viviamo.
“A causa di telefonini, computer, aggeggi tecnologici vari usati in maniera impropria – ha detto lo scrittore -.tendiamo a comunicare di meno, abbiamo difficoltà a colloquiare e, privi di capacità d’ascolto, corriamo il rischio di arrivare alla disgregazione morale”. Ha quindi elogiato l’attività svolta dall’Unitre mirata ad incrementare gli incontri che arricchiscono i saperi e fanno bene all’anima.
Foto servizio di Franco Coniglio
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