Avevamo già sollevato agli inizi di novembre la questione dello stato in cui versava l’immobile ex Sicis, bene confiscato alla mafia e a disposizione del Comune di Bagheria dal 2014, sito in via papa Giovanni XXIII n.26 ad angolo con via Massimo D’Azeglio. Sedie, divanetti, tavoli e sacchi pieni di roba d’ufficio, logorati dagli anni e lasciati fuori alle intemperie e all’usura causata dalla pioggia e dal sole.
Una vista che aveva fatto emergere ben più di un interrogativo sullo stato dei lavori, di pulizia e di manutenzione, e che stava diventando in qualche modo imbarazzante.
Ma, ecco che qualcosa sembra muoversi nuovamente in senso positivo. Da qualche giorno, infatti, alcuni operai hanno ripreso i lavori all’interno della struttura, e parimenti si sta procedendo allo sgombero e trasporto dei vari mobili e suppellettili giacenti da diversi mesi all’esterno.
Già in estate, gli addetti erano riusciti a intervenire su alcune parti dell’immobile, mettendolo in sicurezza. A partire dal tetto soggetto a infiltrazioni e anche sul pavimento intriso di umidità. Le intenzioni espresse nelle settimane precedenti cominciano a trovare conferma sul campo.
Ma, fatto ben più importante sembra trovare definitiva accelerazione, o almeno così si spera, il progetto avviato quasi un anno fa con la determinazione della direzione dei Lavori Pubblici n.280 del 31 dicembre 2015, secondo cui la struttura sarebbe stata adibita a uffici comunali e nello specifico a comando di Polizia municipale. Da alcune fonti, tutto dovrebbe trovare una definitiva realizzazione già alla fine del presente anno.
Al massimo agli inizi del 2017, a cui seguiranno le procedure di trasferimento dell’intero corpo dei vigili urbani. Il che dovrebbe comportare un risparmio negli affitti pagati per i vari uffici comunali. Il condizionale resta d’obbligo, vista le lungaggini degli interventi.
Articolo di Mario Montalbano
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