Quanto ci costerà utilizzare una o più “piattaforme ambientali” private? Con Determina del Responsabile Apicale (Lisuzzo) n. 25 del 11-01-2017 si nominano il RUP e DEC per la gara per la “Individuazione di una o più piattaforme ambientali, con cui stipulare apposita convenzione, da utilizzare per il conferimento, lo stoccaggio, la selezione, il recupero (???) delle frazioni merceologiche proveniente dalla raccolta differenziata…”
Voglio provare ad esplicitare cosa significa in soldoni questa Determina: Significa che il sindaco ha dato mandato al suo fido apicale (Lisuzzo) di attivare le procedure per trovare una “Piattaforma Ambientale”, un altro modo per chiamare un centro di raccolta.
Solo che questo deve essere un centro di raccolta privato. Provo a fare delle analisi spicciole precisando che non sono a momento in possesso di dati certi in quanto mi risulta che il sindaco sia convinto che i contratti con le aziende che forniscono servizi siano “DATI SENSIBILI” e che divulgarli sia un reato, passibile di denuncia.
Vorrei pregare qualcuno degli avvocati che sono stati da lui nominati con incarichi diretti e pagati facendo debiti fuori bilancio (visto che ad oggi non c’è bilancio) di spiegargli che gli atti amministrativi non sono coperti da segreto di stato o militare.
Quindi li può divulgare lui stesso con trasparenza… Con Determina Sindacale n. 31 del 04-agosto-2015 il Sindaco dava incarico all’Ing. Giuseppe Di Martino di redigere un nuovo Piano Aro inutile, mai usato, realizzando debito fuori bilancio, (come sopra) alla modica somma di € 10.150,40.
Qualcuno altro potrebbe spiegare al Sindaco che un Piano ARO non può essere approvato dalla Regione per silenzio-assenso? In tale Piano ARO … “Si prevede la realizzazione di un nuovo CCR in una porzione dell’area dell’ex mercato Ortofrutticolo in c.da Incorvino.
Nel piano finanziario allegato al Piano ARO si prevede che il finanziamento di tale intervento sia di € 300.000,00”…. La suddetta cifra di € 300.000,00 non era supportata da computo metrico o analisi prezzi, ma si è fatta una stima “a naso”.
Ritengo, sempre “a naso” che tale cifra sia eccessiva e che per far funzionare l’Autoparco di Incorvino come CCR (Centro Comunale di Raccolta) ci possa volere anche di meno. Diamo per buono il dato dell’inutile Piano ARO del Sindaco approvato dal Consiglio Comunale (ma non alla Regione).
Significa che secondo il Piano ARO del Sindaco Cinque, approvato dai suoi Consiglieri, con € 300 mila si sarebbe potuto far funzionare il CCR di Contrada Incorvino. Quanto ci costerà utilizzare una o più “piattaforme ambientali” private? Davvero sarà più economico di realizzare il nostro CCR? Saranno altri soldi “regalati” alle innumerevoli aziende private, pur di non fare una gara di appalto seria??? Difficilmente lo sapremo, vista la “prudenza” di questo sindaco che non vuole incorrere nel reato di “diffusione di dati sensibili”.
Ing. Salvatore Parlatore
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