I compattatori carichi dei rifiuti bagherese, ma anche quelli di altri comuni del palermitano sono rimasti fuori dai cancelli della discarica di Bellolampo pur avendo un decreto regionale che permette di scaricare 35 tonnellate al giorno nella discarica palermitana.
I compattatori sono tornati indietro pieni con l’indifferenziato della domenica e questo ha provocato diversi accumuli in città.
«Per fortuna» – spiega il sindaco Cinque – «l’attività della raccolta differenziata sopperisce al disagio – ieri abbiamo conferito l’organico raccolto stamani, questa sera sarà conferita la plastica, la raccolta differenziata ci mette meno alla mercé dell’emergenza, ma emergenza è. Si sta presentando nuovamente il problema delle discariche sature. Intanto noi» – continua il sindaco – «stiamo cercando di risolvere i problemi che la Regione ci sta creando con la società che non ci ha potuto fatto entrare, abbiamo già allertato la Prefettura, e stiamo anche verificando chi dobbiamo denunciare per interruzione di pubblico servizio, chi ha creato questa nuova emergenza ai comuni, che come dicevo, non è percepito ancora ai più dei cittadini come una nuova emergenza proprio perché stiamo procedendo con la differenziata, ma siamo di fronte nuovamente ad un’emergenza rifiuti per la raccolta indifferenziata».
“C’è da aggiungere infatti che con la nota 209 dell’17/11/2017, la RAP la società risorse ambientali di Palermo, in qualità di gestore della discarica di Bellolampo, comunicava la residua capacità volumetrica per l’abbancamento dei rifiuti solidi urbani nella VI vasca, ed al fine di evitare situazioni emergenziali chiedeva di non autorizzare con ulteriori ordinanze il conferimento presso Bellolampo dei rifiuti dei Comuni gestiti dalla ditta Ecomabiente tra cui Bagheria.
Di lì a poco si sono svolti alcuni tavoli tecnici presso l’assessorato al dipartimenti regionale dell’acqua e dei rifiuti che hanno poi portato alla proposta di far conferire i rifiuti dei Comuni suddetti presso l’impianto mobile presso Bellolampo gestito dalla Ecomabiente ma che ieri ha lasciato fuori i mezzi comunali avendo comunicato, tramite una nota, che declinava ogni possibile responsabilità emergenziale per il mancato conferimento dei rifiuti urbani alla Regione Siciliana.
La ditta infatti chiede di poter continuare a scaricare i rifiuti pre-trattati dai suoi stessi impianti mobili ancora presso Bellolampo sino al possibile spostamento della stessa Ecoambiente presso l’area ex Unieco, unica soluzione perseguibile secondo la società.”
L’unica strada disponibile per i comuni siciliani con le discariche al collasso è spingere al massimo l’avvio della raccolta differenziata ed aumentare esponenzialmente il quantitativo di rifiuti raccolti in maniera differenziata che possano essere trattati dagli impianti di recupero.
Le discariche hanno poca vita e sono al collasso. Solo una diminuzione notevole del quantitativo di rifiuti da portare in discarica può aumentare la vita utile e cercare di trovare soluzioni alternative allo stoccaggio dell’indifferenziato.
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