E’ stato letteralmente decapitato uno dei due pilastrini in marmo di Billemi posizionati ai bordi del cancello d’ingresso di Palazzo Cutò.
Qualche “persona per bene” non ha trovato di meglio da fare che fornirsi possibilmente di una grossa mazza per colpire con forza il pilastrino lato sinistro (guardando dall’esterno) staccando di netto la parte superiore e posizionarla accanto all’altro pilastrino sul margine opposto e, per farla completa, qualcun’altro ha acceso successivamente un fuoco, all’angolo del cancello, bruciando sterpaglie e cartaccie spinte dal vento.
Dell’atto vandalico, sicuramente antecedente al crollo del muro di recinsione, ne siamo venuti a conoscenza per caso e, malgrado ci siano state diverse persone che l’hanno notato nei giorni scorsi, nessuno fino a questo momento ne aveva denunciato l’episodio.
Questi pilastrini risalgono al periodo in cui è stato realizzato il palazzo, parliamo della prima metà del ‘700, e la loro funzione era quella di proteggere l’ingresso delle carrozze evitando di impattare con le ruote sullo spigolo del cancello.
Da una attenta valutazione dei danni la parte staccata e la scheggia laterale, potrebbero essere incollate al corpo centrale e riportandolo così allo stato “quasi” originale.
Michele Manna
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