Ha fatto bene mons. Corrado Lorefice ad annunciare l’imminente ritorno della statua della Madonna sull’altare maggiore della Chiesa delle Anime Sante?
In tanti hanno espresso perplessità sul momento scelto per l’annuncio, un momento estremamente
difficile che la comunità sta attraversando e iniziato quando si decise di spostare la statua della Madonna togliendola dall’altare per collocarla in un cappella laterale.
I tempi molto ristretti tra il recente gesto sconsiderato di imbrattare la facciata della chiesa, scrivere frasi offensive da parte di presunti fedeli che pressavano, con modalità persecutorie, per il ritorno sull’altare della statua, e la decisione del Mons. Lorefice, potrebbero essere interpretati dagli autori di questi atti vandalici come una vittoria contro il fronte avverso.
Basta leggere sui social network i commenti di tantissimi fedeli, soprattutto di coloro che, nelle forme civili, chiedevano il ritorno della statua sull’altare, per rendersi conto del disappunto per una decisione che era si nell’aria, ma che poteva essere evitata a ridosso degli ultimi gesti vandalici.
Probabilmente se tale decisione fosse stata presa nel momento dell’insediamento di Padre Giovanni Basile (che con il trasferimento operato dal precedente parroco non c’entra nulla) il riscontro sarebbe stato di ben altro tenore.
Oggi invece ci chiediamo se alla fine è stata data vinta a chi ha intrapreso un percorso teppistico per intimorire condizionando una intera comunità con tutta una serie di atti vandalici. Probabilmente un piccolo gruppetto, se non una sola persona con diversi profili, che di certo ignorante non è per come vorrebbe far credere con le scritte sgrammaticate “ad arte”.
Sappiamo che ci sono diverse inchieste in corso da parte delle forze dell’ordine e l’auspicio di tutti è, che prima o dopo, qualche nome salti fuori.
Michele Manna
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