Domenica 11 marzo dalle 17.30 presso il Corso Umberto di Bagheria si svolgerà la XVI edizione della Sagra della Sfincia. Ad organizzare l’ evento è la Confraternita Patriarca “San Giuseppe” di Bagheria, con il patrocinio gratuito del Comune di Bagheria e con la collaborazione dell’Associazione “La Piana d’Oro”, la Pro Loco “Città delle Ville ” di Bagheria e l’associazione “Umberto Gallery”.
A fornire le sfincie saranno: Bar Ester, Bar Carmelo, Bar Sant’Antonio, Bacio Bar, Bar Don Gino, Bar Sam, Bar Eucaliptus, Anni’20, Bar Valentina, Bar Cristal, Bar Sicilia, Orient Express, Bar Diva, Bar Butera, Yogurteria del Corso, Cafè Nobel, Antico Bar Ficarazzi.
L’origine di questo dolce è antichissima, tanto che compare, anche se con nomi diversi, nella Bibbia e nel Corano. Inoltre, pare che sia l’evoluzione di pani o dolci Arabi o Persiani fritti nell’olio. Il legame con la figura di San Giuseppe si deve al “Monastero delle Stimmate di San Francesco” di Palermo (che ormai non esiste più, essendo stato demolito nel 1875 per fare spazio al Teatro Massimo), dove le suore clarisse dedicarono questo umile dolce a San Giuseppe (Santo degli Umili) e lo tramandarono ai pasticcieri palermitani. Furono questi ultimi, unitamente a quelli bagheresi, poi, ad arricchire la frittella con gli ingredienti accessori – in primis la ricotta – che oggi la consacrano ai vertici della dell’Alta Pasticceria Siciliana.
Propriamente a Bagheria i pasticcieri l’hanno rielaborata contribuendo a trasformare un semplice dolce in un mito, una leggenda, il frutto di quella tendenza tutta siciliana a sublimare l’eccesso nell’apoteosi del gusto. E’ importante sottolineare come una ricetta umile sia divenuta un’icona della Pasticceria e della cultura bagherese, e oggi le più prestigiose pasticcerie siciliane producono ogni giorno questo dolce semplice e molto richiesto.
La tradizione pasticciera bagherese ha contribuito alla diffusione di questo tipico dolce siciliano che tra l’altro è stato ufficialmente inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).
La sfincia di San Giuseppe viene consumata tradizionalmente il 19 marzo, durante la festa di San Giuseppe, considerata in tutta l’Isola la prima festività della nuova stagione primaverile, oltre che la festa del papà. Col tempo, il prodotto ha perso il legame con la stagione primaverile ed è diventato disponibile al consumo in tutti i giorni dell’anno.
Una doverosa annotazione sulla forte devozione per San Giuseppe dei bagheresi, molto sentita dalla popolazione, che ha elevato il Patriarca a Patrono della Città nel lontano 1658. La Festa in onore del Santo, nella tradizionale data del 19 marzo, viene preceduta appunto dalla novena e dalla tradizionale benedizione del pane e dalla sagra della sfincia, la specialità dolciaria preparata in occasione della festa.
Ricordiamo che il culto di San Giuseppe a Bagheria fu introdotto dal principe Giuseppe Branciforti all’epoca della fondazione del paese.
Al nobile si deve la realizzazione di una piccola cappella consacrata alla Natività della Beata Vergine Maria al cui interno vi era un dipinto del Patrirca . Il pregevole simulacro di San Giuseppe, raffigurato con in braccio il Bambin Gesù, custodito in uno degli altari laterali della Chiesa Madre, fu realizzato dallo scultore Filippo Quattrocchi, il secolo successivo.
Una radicata, storica e profonda devozione religiosa, che ha un dolce prologo nella celebrazione della Sfince, giunta oramai alla sedicesima edizione.
Michele Balistreri
Scopri di più da BagheriaInfo.it
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.