A “Tu x Tu” con Floriana Pintacuda

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Non può che essere la creatività uno degli ingredienti principali per la progettazione grafica di un sito web. Fondamentale, infatti, è riuscire a tradurre digitalmente un’idea, un progetto o  un’identità.

Al giorno d’oggi, con l’avanzare dell’era digitale, se la presenza online è ormai assodata in termini di necessità e accessibilità, riuscire a distinguersi per elementi originali rappresenta la chiave per il successo. Immaginando il  sito internet come un grande recipiente,nel quale strutturare e posizionare
i vari contenuti, non si può negare che, in questo caso, la forma faccia la sua parte.

Il sito web è da intendere come un biglietto da visita visibile in  qualsiasi momento. Sull’argomento ne abbiamo parlato “a tu per tu” con Floriana Pintacuda, professionista di grafica digitale e per il
web.

Quali aggettivi racchiudono il suo carattere?
Molti mi definiscono creativa ed è probabilmente questo che mi ha permesso di intraprendere con grande passione ed entusiasmo il mio lavoro. Riesco, tuttavia, a dosare in maniera equilibrata la creatività con la componente tecnica, che, nell’ambito del web e del digital design, è comunque determinante. Sono poi una persona positiva, che cerca di vedere la parte più bella delle cose, anche in contesti che possono sembrare difficili.

Lei è prima di tutto un architetto, ma come e quando è nato l’interesse per il web e la grafica digitale?
Questa passione è nata all’università. Sono un architetto è vero, tuttavia, durante la preparazione della tesi, mi sono particolarmente appassionata all’aspetto grafico, documentandomi su tutti i passaggi e le regole fondamentali per impaginare un libro.

Il professore allora è rimasto entusiasta del risultato grafico della tesi a tal punto che, successivamente, indirizzò molti laureandi a rivolgersi a me. Contemporaneamente ho cominciato anche diverse  collaborazioni per la creazione di alcuni siti web. Pian piano questa mia attitudine è diventata una passione ed infine, con studio e approfondimenti, una professione. Mi sono poi ritrovata anche a tenere
diversi corsi di grafica e, devo dire, che fare l’insegnante mi piace parecchio.

Dal 2008, invece, ha iniziato a collaborare  con il giornale online di enogastronomia  www.cronachedigusto.it
Mi sono occupata del restyling del sito, rinnovando la veste grafica e cercando di renderla semplice ed elegante. Nel 2008 il giornale ha ricevuto il premio Veronesi come miglior sito di enogastronomia in Italia.

Ci sono altri siti per i quali ha ricevuto riconoscimenti o che hanno per lei un significato particolare?
Ne ho fatti tantissimi ed ognuno ha le sue specificità, racchiudono tradizioni, bellezze, personalità, progetti. In questo momento, ad esempio, mi viene in mente quello per le Cantine Barbera di Menfi, realizzato nel 2013 e premiato nello stesso anno da TerroirVino con il premio “Innovazione e Web”.
Mi ha inoltre affascinato curare il nuovo sito del Charleston, che rappresenta per la sua storia uno dei ristoranti simbolo di Palermo.

E di cosa si sta occupando in questo momento?
In corso diversi lavori, mentre in programma la creazione di un sito per la chef newyorchese Melissa Müller Daka.

Ma lei in genere predilige il lavoro individuale o di squadra?
Penso che dipenda dalle situazioni. Bisogna essere in grado di saper fare entrambe le cose e, laddove si parla di lavorare in un team, essere consapevoli che, in questa circostanza, si può ricevere e allo stesso tempo dare molto.

Attualmente fa anche parte del progetto Animaphix
Ho lavorato con l’ideatrice del Festival Internazionale del Film d’Animazione, Rosalba Colla, per la creazione del sito. Animaphix rappresenta una delle realtà culturali più esemplari del nostro territorio e far parte del loro team creativo non può che essere per me una grande soddisfazione.

Qual è sul territorio il problema più evidente (se c’è) per chi intraprende questo lavoro?
Spesso capita che qui non tutti riconoscano il lavoro creativo in generale. Molti purtroppo pensano che la creatività sia una componente, per così dire, talmente naturale che non occorre che venga ricompensata.

Prende campo la scelta di preferire ad un sito la pagina Facebook  Questa però non basta. Le due cose devono andare di pari passo e sono da intendere con finalità del tutto differenti. Facebook del resto è soggetto alle tendenze del momento, quindi facilmente sostituibile nel tempo o per gusti personali con altri social.

Ed il sito?
Il sito rimane comunque uno strumento fondamentale per fare conoscere in qualsiasi momento se stessi o il proprio progetto.

Articolo a cura di Lisa da Rios


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