Entro febbraio tutte le case della stradina asprense dovranno essere demolite
Era stata perfino celebrata una Santa Messa, in via Vasco de Gama, da don Vincenzo Battaglia, il parroco della frazione marinara di Aspra, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda che vede coinvolte nove palazzine nelle quali abitano 25 nuclei familiari.
La stradina asprense è una condannata a morte, deve essere rasa al suolo per il semplice fatto di essere interamente ubicata all’interno della fascia dei 150 metri di rispetto dalla linea della battigia e nulla cambia se tra la stradina ed il mare ci sono due strade con tanto di edifici “sanati” nel mezzo e, di fatto, il mare neanche si vede.
La scorsa settimana nove ordinanze di demolizione sono partite da palazzo Ugdulena e notificate ai proprietari. Entro 90 giorni dall’avvenuta notifica gli edifici devono essere rasi al suolo e, nel caso non si ottemperi, le proprietà verranno acquisite al patrimonio comunale con l’aggiunta, per gli “ex proprietari”, di una sanzione che va da 2000 a 20mila euro.
La vicenda di Via Vasco De Gama (ex via P/8) e dei suoi abitanti inizia negli anni Ottanta quando vengono realizzate le abitazioni. Allora quella era zona B, quindi senza nessuna norma che indicava inedificabilità per la fascia di rispetto e, per come avvenne per migliaia di costruzioni in tutta la Sicilia, subito dopo l’ultimazione dei lavori, si presentò l’istanza di condono edilizio. Si pagarono le sanatorie e tutti gli oneri di urbanizzazione. Nel 2002 nel Piano Regolatore di Bagheria l’area interessata dalla via divenne zona B/3 cioè “aree urbane a margine di completamento”. Modifica allo strumento urbanistico operata quando le case erano state già edificate.
Le norme, come è notorio, vanno applicate, ma nel caso di questa stradina di Aspra, frazione marinara di Bagheria, ci sono aspetti che lasciano perplessi. Intanto, come è possibile che in tutta quella zona l’unico “quadrato di territorio” interessato dal diniego è rimasto solo quello? Che senso può avere il rispetto della battigia se, per come si vede nella foto, tra la Via Vasco De Gama ed il mare ci sono ben due strade con tanto di edifici “sanati” nel mezzo e come mai fino a questo momento nessuna amministrazione ha provveduto ad una deroga visto che la tutela dell’assetto del territorio sembrerebbe non escluderla in certi casi? Sulle ordinanze è possibile proporre ricorso al TAR entro i termini previsti per legge, ricorsi che si andrebbero ad aggiungere a quelli già presentati dagli abitanti della stradina che il mare neanche lo vedono. Solo che adesso, se l’esito del ricorso (sospensiva) non giunge in tempo, le 19 abitazioni con le 25 famiglie residenti (bambini compresi) non ci saranno più e agli ex occupanti non rimarrà che ammirare lo splendido panorama della costa di Mongerbino con il suo mare azzurro, la sua intensa vegetazione e con tanto altro ancora …compreso tutto quello intoccabile a ridosso del bagnasciuga.
tratto da “Il Settimanale di Bagheria” n.ro 813
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