Dopo l’adozione di tutti gli atti che prevedevano l’assunzione di personale con rapporto di lavoro a tempo parziale, oggi, dopo le prove di esame dei giorni scorsi, 31 precari appartenenti al bacino ex articolo 25 della legge regionale 21/2003, hanno firmato il loro contratto a tempo indeterminato.
Sono 7 dipendenti di categoria D1 istruttore direttivo amministrativo; 8 di categoria D1 istruttore direttivo tecnico; 4 di categoria D1 istruttore direttivo contabile; 6 di categoria C istruttore tecnico part-time; 4 di categoria C istruttore contabile e 2 di categoria C istruttore di vigilanza, che hanno sottoscritto un contratto a tempo determinato a 24 ore.
Le firme dei contratti sono il risultato di atti procedimentali, relazioni sindacali e percorsi seguiti con l’accompagnamento dei legali che hanno consentito di arrivare all’obiettivo finale.
La Giunta, guidata dal sindaco Patrizio Cinque, aveva approvato una serie di atti propedeutici, la delibera 301 del 19 dicembre 2017 con la quale approvava la dotazione organica dell’Ente, la delibera 303 del 19 dicembre 2017, relativa al programma triennale del fabbisogno del personale 2017/2019 che stabiliva, tra l’altro, la stabilizzazione del personale precario ed infine la determinazione sindacale n. 5 del 14 febbraio 2018 con la quale conferiva al segretario generale il procedimento per la stabilizzazione dei precari. Con la determinazione n.3 del primo marzo 2018 l’allora segretario ha approvato lo schema di bando di selezione che ha portato all’assunzione con contratto a tempo indeterminato e part-time secondo, le regole previste dalla legge regionale 27 del 2016 e dal decreto legislativo 75 del 2017, il cosiddetto ‘decreto Madia’.
Oggi in aula consiliare alla presenza del sindaco Cinque, dell’assessore alle Risorse umane Maria Laura Maggiore, del responsabile apicale Giacomina Bonanno e del segretario generale Daniela Amato i 31 ex contrattisti hanno apposto le firme ai contratti a tempo indeterminato.
«Una lunga attesa ed un evento eccezionale per un comune che esce dal dissesto permettersi questa stabilizzazione – dice il sindaco Patrizio Cinque – Oggi 31 dipendenti del Comune non avranno più etichette, sono dipendenti a tutti gli effetti. Siamo contenti per loro e per le loro famiglie, essere precari non è facile e siamo certi che avrà influenze positive anche sulle performance».
«Era un dovere nei confronti dell’ente locale ed un dovere nei confronti dei dipendenti» – dice l’assessore alle Risorse Umane, Maria Laura Maggiore che ha avuto un ruolo di primo piano in questo processi di stabilizzazione – «Siamo sempre stati contro il precariato – aggiunge Maggiore – reputiamo pertanto un’azione fondamentale questo momento del nostro mandato. Alcuni di questi dipendenti reggono intere direzioni, servizi e uffici. Parlare di precariato in questo caso è un falso storico perché questa tematica dovrebbe essere affrontata e risolta con vigore in altre sedi, diverse da quella locale».
Fonte “ufficio stampa comune di Bagheria”
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