Gentilissima Redazione,
dato l’articolo pubblicato sul Vs. blog sulla ricerca ed assunzione da parte di AMB di 25 operatori ecologici e relativa pubblicazione del bando pubblico, si presentano le seguenti osservazioni tratte da indiscrezioni che trapelano nelle ultime ore dalla stessa società AMB, con l’auspicio che le vogliate pubblicare.
I 25 operatori ecologici assunti un anno fa con contratto di lavoro a tempo determinato a seguito del superamento di una selezione pubblica, data l’intenzione che l’AMB vuole assumere 25 lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato per svolgere le mansioni degli stessi che hanno con il proprio rapporto di lavoro, in proroga fino al 30 maggio 2020, soddisfatto i fabbisogni ordinari, permanenti e durevoli dell’azienda controllata dal Comune di Bagheria, hanno “manifestato” per iscritto il diritto di precedenza per l’assunzione a tempo indeterminato di che trattasi in virtù di quanto stabilito a norma di legge.
Pare infatti che l’art. 24 del d.lgs. n. 81 del 15 giugno 2015 e il contratto collettivo nazionale che regola tali rapporti di lavoro subordinati, stabiliscono che un lavoratore, nell’esecuzione di uno o più contratti a termine presso la stessa azienda, in cui abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a 6 mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i 12 mesi successivi.
Con la loro richiesta, inoltre, gli operatori ecologici in servizio hanno invitato l’AMB ad annullare in auto tutela il bando di selezione pubblica che intende ufficializzare a breve mediante la pubblicazione nella Gazzetta dei Concorsi.
Secondo determinate norme, la società, di fatto, dovrebbe rispettare nelle buone previsioni tale diritto di precedenza, onde evitare possibili contenziosi di carattere legale che potrebbero aprirsi in caso di inadempienza e per le equivocabili aspettative che potrebbero vantare i candidati che partecipano ad un concorso bandito illegittimamente.
Gli orientamenti normativi, a sostegno del lavoro alle dipendenze di società a controllo pubblico, infatti, ritengono che non si dovrà dare luogo alla selezione se l’assunzione a tempo indeterminato avviene per mansioni rispetto ai quali un dipendente, già in servizio a tempo determinato, ha esercitato il diritto di precedenza ai sensi dell’ex art. 24, D.lgs., 15 giugno 2015, n. 81; in questo caso, la titolarità di un diritto alla costituzione del rapporto di lavoro esclude in radice la ricerca (e, quindi, la selezione) di candidati all’assunzione.
Intanto, la Giunta del Comune di Bagheria ha deliberato ed autorizzato (n. 316 del 6 dicembre 2019) la volontà espressa da parte della Società a capitale pubblico AMB SpA di prorogare i contratti a termine di questi lavoratori che, secondo un “parere pro veritate” in argomento (un parere, sic!!!), supportato da “copiosa giurisprudenza di legittimità”, reso da uno studio professionale specializzato, non comporta alcun diritto dei lavoratori alla trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
E’ necessario ricordare che tali lavoratori hanno già aperto un contenzioso con l’AMB per vedere riconosciuta, con ricorsi presentati al Giudice del Lavoro, la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, a seguito di “presunte” violazioni di norme inderogabili sulla sicurezza commesse proprio dal loro datore di lavoro, richiedendo l’applicazione di sanzioni a norme di legge che, oltre alla continuità dei rapporti di lavoro, prevedono in loro favore dei cospicui risarcimenti danni.
Per opporsi a tali ricorsi, l’AMB ha inizialmente commissionato ad uno studio legale di verificare la modalità della difesa societaria, autorizzando la spesa di euro 4377,36 (vedi determina AMB n. 79 del 16 ottobre 2019), per poi commissionare con Deliberazione del CDA del 17 ottobre 2019, allo stesso studio legale con sede in Palermo in via Dante n. 322, l’autorizzazione a resistere ai ricorsi innanzi il Tribunale di Termini Imerese proposto da 13 lavoratori su 25, con la spesa stimata pari ad euro 37.700,00 (si crede che appena saranno prese in carico i ricorsi rimanenti per altri 12 lavoratori la società AMB dovrà sostenere un ulteriore spesa pari almeno ad euro 35.000,00!!!!!!).
Quindi la spesa relativa alla difesa della società AMB d’innanzi ai ricorsi in atto o per altri a costituirsi, costerebbe per ogni vertenza oltre i 70.000 euro, senza tenere conto della spesa in caso di soccombenza!!!!!!
Stante le presunte legittime aspettative di questi lavoratori, già in servizio da oltre un anno per sopperire alla normale organizzazione e all’espletamento dei servizi d’istituto di AMB, rappresentate con i ricorsi avviati o con quelli che potenzialmente potrebbero presentare, siamo ad assistere, anche impotenti, che la Società di proprietà del Comune di Bagheria, piuttosto che dirimere i contenziosi mediante accordi stragiudiziali, si “contenta” di spendere, anzi, fare spendere dalle tasche dei cittadini, ingenti somme per avviare le difese d’innanzi ai Giudici, avverso la possibilità di perdere o, anche peggio, creare danni per l’erario e per la collettività!!!!!!
Se cosi deve essere, ai Giudici ardua Sentenza!!!
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Bravo!!!