Gli esperti concordano che la miglior alimentazione per il nostro organismo, quella che più potrebbe aiutarlo ad affrontare un’infezione da coronavirus, è quella mediterranea utile a rafforzare il sistema immunitario. Una dieta con alimenti ricchi di vitamina B e C, e oligominerali.
Via libera dunque a frutta e verdura per l’apporto di vitamine e micronutrienti e antiossidanti; (come arance,mandarini, fragole, lattuga, broccoli, carciofi, cavolfiori, finocchi etc…). Per effetto dei cambiamenti climatici con l’inverno piu’ caldo mai registrato, si può contare in questo periodo su un’ampia offerta di verdure e grazie all’anticipo di maturazione delle primizie.
Se in passato era un motivo di vanto, consumare prodotti freschi a km 0, o di prossimità, oggi, in piena epidemia, diventa quasi una necessità. Bisogna però registrare che propriamente frutta e verdura a km0 e altri prodotti agroalimentari locali sono tra i prodotti messi in crisi dall’emergenza
Covid-19.
Generalmente distribuiti tramite i mercati contadini o rionali, i raccolti dei coltivatori diretti, molto spesso biologici, restano fuori dal circuito della distribuzione alimentare attualmente operativo.
Oggi fortunatamente in Sicilia vi è una rete di rivenditori di frutta e verdura che si riforniscono direttamente dalle tante piccole e medie aziende agricole di cui è ricco il territorio siciliano e che riescono ad assicurare i punti vendita con prodotto fresco e garantito. Quando l’emergenza avrà fine non saranno le «immissioni di liquidità» a determinare la ripresa, ma la capacità, la volontà, la resistenza e l’autonomia produttiva di contadini, piccole e medie aziende che operano a livello locale, la vera struttura portante dell’economia locale.
L’approvvigionamento alimentare è assicurato grazie al lavoro: il fresco, la verdura e la frutta sono prodotti che provengono dalle campagne siciliane che fanno bene alla salute, come prevede la dieta mediterranea e che sono nella disponibilità sufficiente e dobbiamo continuare a consumarli e a
preferirli a tanti prodotti in scatola che troviamo nei supermercati.
Infine alcuni consigli e accortezze da utilizzare in cucina in tempi di coronavirus: basta seguire le normali regole di igiene e sicurezza per la prevenzione delle infezioni trasmissibili con gli alimenti, come quelle da Salmonella e Listeria.
La cottura, assicura la completa distruzione del virus. È sempre l’OMS a informare che i coronavirus sono sensibili alle normali condizioni di
cottura e sono inattivati a 70°C.
Se la cottura ci può dare la sicurezza che gli alimenti siano privi di virus (e batteri), cosa dobbiamo fare con la frutta e la verdura cruda? Frutta e verdura hanno strutture superficiali
che, al contrario di carne e pesce, rendono più difficile la persistenza dei microrganismi. È comunque raccomandabile un lavaggio accurato, eventualmente, se si hanno dubbi, con l’uso di sanificanti. In ogni caso l’eventuale rischio di trasmissione di questo virus con gli alimenti sia
molto basso, considerando che raramente il cibo crudo viene consumato subito dopo la raccolta o la produzione, e che durante il tempo necessario per la distribuzione il virus dovrebbe perdere vitalità.
Questa le ragioni per cui invitiamo i consumatori a frequentare i tanti rivenditori di frutta e verdura con i quali si sono stabili rapporti fiduciari, in ordine alla tracciabilità e la qualita dei prodotti forniti. In questa maniera aiuteremo il sistema Sicilia e il tessuto produttivo delle icroaziende
agricole, un patrimonio di conoscenze, competenze e di professionalità da tutelare, mantenere e sostenere.
Michelangelo Balistreri
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