Polemiche per la donazione di mascherine al comune

Con una lettera dell’Avvocato Pietro Vizzini indirizzata al Comune di Bagheria, viene trasmessa per conoscenza una vertenza tra la donatrice delle mascherine, ex amministratrice di un centro commerciale di Bagheria (oggi chiuso), e alcuni suoi ex dipendenti. Sulla “benefattrice” due anni fa si interessò anche il programma televisivo delle “Iene””

Spett.le Comune di Bagheria Il sottoscritto Avv. Pietro Vizzini con studio in Palermo, Via Generale Cantore n. 5 – difensore di numerosi ex dipendenti della Z&H s.r.l. – in relazione alla comunicazione apparsa sul sito
del Comune il 13 c.m. con la quale si da ampio risalto ai ringraziamenti che il Sindaco Sig. Filippo Maria Tripoli ha formulato nei riguardi della “cittadina cinese” Sig. ra Huang Xiaoyan  detta “Angelica” per la “generosa
donazione” all’Amministrazione Comunale di n.1000 (mille) mascherine per fronteggiare l’emergenza sanitaria COVID 19 intende precisare quanto segue: 

La suddetta Sig.ra Huang Xiaoyan (detta, appunto, “Angelica) per
diversi anni, è stata l’amministratore di fatto, della s.r.l. Z&H. –
società che ha gestito il noto centro commerciale Z&H sito in Bagheria SS 113 nonché, legale rappresentante della Sunny s.r.l. (subentrata alla Z&H s.r.l. nella conduzione del suddetto centro commerciale) e che, inoltre, ha gestito un altro noto centro commerciale – sempre con marchio Z&H- sito in Palermo.

La Z&H s.r.l. per anni ha utilizzato numerosi lavoratori in “nero”
sottoponendoli a orari lavorativi non conformi alle vigenti disposizioni di legge in materia e con retribuzioni molto al di sotto, non solo dei minimi tabellari del CCNL di categoria (ovviamente mai applicato dalla suddetta società) ma anche dei dettami di cui all’art. 36 della Corte Costituzionale.

A seguito dell’intervento dei militari della Guardia di Finanza le posizioni lavorative dei suddetti dipendenti sono state regolarizzate d’ufficio solo che, al momento della richiesta da parte di quest’ultimi, di avere corrisposta la retribuzione prevista dal CCNL di categoria, la suddetta Sig.ra “Angelica” ha pensato bene di allontanare quei dipendenti rei, ai sui occhi, di avere “preteso” un equo compenso per il lavoro svolto.

I licenziamenti di cui sopra sono stati tutti annullati dal Tribunale di Termini Imerese- Giudice Unico del Lavoro e gli ingenti crediti che i dipendenti hanno maturato nei confronti della Z&H s.r.l. sono rimasti sulla
carta atteso che, nelle more, quest’ultima società è stata dichiarata fallita e la Sunny s.r.l. è stata sottoposta ad Amministrazione Giudiziaria.

I provvedimenti di sequestro preventivo d’urgenza (tutti convalidati in sede giudiziaria) hanno riguardato ben cinque società e sette centri commerciali
Z&H, per un valore complessivo di circa otto milioni di euro, e sono stati finalizzati a coprire i danni provocati all’erario per il mancato pagamento delle tasse, ai fornitori e ai dipendenti, A ciò si aggiunga che tra i reati
contestati vi sono anche quelli di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e auto-riciclaggio.

Ebbene, senza per questo volere “sminuire” il gesto compiuto
dalla Sig.ra “Angelica” si ritiene che quest’ultima abbia, in primo
luogo, il dovere di estinguere i propri debiti sia con quei dipendenti che hanno prestato la loro attività lavorativa presso le sue aziende e che, ad oggi, vantano ingenti crediti, sia con l’Erario visto il mancato versamento di imposte piuttosto che compiere atti i quali hanno il sapore di un tentativo di “riabilitarla” agli occhi dell’opinione pubblica.

Inoltre, sarebbe opportuno, secondo il parere di chi scrive, che
l’Amministrazione Comunale di Bagheria, anche in nome di quel
principio di legalità che deve caratterizzare l’agire pubblico,
porga pubblicamente i propri ringraziamenti a coloro i quali, con
grande sacrificio e abnegazione e con un alto senso della giustizia,
da anni si battono per l’affermazione dei propri diritti che sono
stati calpestati da chi, oggi, vuole apparire come un generoso “benefattore.

Palermo 15 maggio 2020
Avv. Pietro Vizzini”


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