“La spiaggia di Solanto è pubblica, in applicazione del Codice della Navigazione. Da sempre è stata di libero accesso, sia sulla piattaforma in cui si trovano le ancore immortalate nel film di Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso), sia sulla spiaggetta accessibile con una scala”.
Ad affermalo l’avvocato Vittorio Fiasconaro il quale aggiunge che “Nell’anno 2001, l’accesso alla piattaforma è stato chiuso con un cancello. Nel 2015, l’accesso alla spiaggetta è stato chiuso ponendo un lucchetto al cancello di accesso della scala.
Il Comune di Santa Flavia nel 2015 emise una ordinanza di riapertura, che è però era mal motivata perché faceva riferimento al potere di emettere provvedimenti contingibili e urgenti (che non era pertinente per quel tipo di situazione).
Il Tar di Palermo annullò di conseguenza questa ordinanza. Nei mesi successivi, io e altre persone abbiamo iniziato ad interloquire con il Comune affinché fosse emessa una seconda ordinanza impostata correttamente. Abbiamo portato documenti ed elementi, e anche tentato insieme all’Amministrazione di trovare un’intesa con il Club Nautico per la riapertura dell’accesso”.
In assenza di tale accordo, il sindaco di Santa Flavia il 6 settembre 2016 (sulla scorta degli elementi emersi negli incontri avuti, e sulla base della ricostruzione della situazione effettuata dal Dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune) emette una nuova ordinanza che viene notificata al Club Nautico, in qualità di conduttore dell’area sulla base di un contratto di locazione stipulato con la proprietà Vanni Calvello. Questa volta non viene proposto alcun ricorso e l’atto oggi non è più impugnabile.
“A questo punto, io e Toti Sciortino – continua Fiasconaro – ci siamo recati diverse volte in Comune per chiedere l’esecuzione della ordinanza. Il Consiglio Comunale nel dicembre del 2018 ha anche approvato una mozione che invitava il sindaco a procedere agli atti necessari per la riapertura dei passaggi al mare indebitamente chiusi. Dopo diversi solleciti e pressioni, viene inoltrata una lettera dall’Amministrazione al Comando Polizia Municipale, affinché proceda alla esecuzione, ma il Comando non ottempera motivando in ordine al fatto che (a suo giudizio) l’ordinanza doveva essere rivolta al proprietario e non al conduttore.
La situazione si blocca. Faccio presente più volte al sindaco che il Comando di Polizia Municipale non può rifiutarsi di eseguire una ordinanza efficace e mai impugnata, sollevando problemi che non sono di sua competenza. Il sindaco mi rassicura sul fatto che riapprofondiranno la questione.
E’ importante chiarire che la spiaggia è pubblica, il club nautico non ha alcuna concessione per usare in modo esclusivo la spiaggia e l’arenile, la scala di accesso è aperta all’uso pubblico da più di quarant’anni e dunque (anche ammessa la natura originariamente privata della scala) si è formata una servitù di uso pubblico.
La chiusura dell’accesso è dunque in violazione del diritto della collettività di fruire di una spiaggia pubblica”.
L’avvocato Fiasconaro intanto, sta organizzando una raccolta di firme a supporto di un esposto da inviare ai diversi enti coinvolti.
Pino Grasso “Il Pungolo di Bagheria”
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Leggo l’articolo ed esprimo non poco disagio e sconcerto per chi percorre anche migliaia di km per constatare l’accesso ai lidi “tranquillamente” bloccato da decisioni individuali non contrastate adeguatamente dalla P.A. Tra l’altro sui siti web d’informazione turistica si legge che i lidi sono raggiungibili liberamente a piedi!
Penso che il problema, non riscontrabile in tanti altri paesi europei che si affacciano nel Mediterraneo, sia non di poco conto considerando che la Regione (e l’Italia) vogliono vivere di turismo. Ben vengano tutte le i iniziative a tutela di beni pubblici demaniali inalienabili di particolare benessere economico e psicofisico per tutta la comunità.