Per il lilybetano Danilo e il catanese Giacomo quella di ieri, solennità di Santa Rosalia, è stata una giornata che ricorderanno per sempre. Segna infatti, il loro ritorno alla vera vita, dopo due anni trascorsi presso la “Casa dei giovani” di contrada Incorvino, fondata e diretta da don Salvatore Lo Bue, in cui hanno seguito il programma terapeutico di recupero dalla tossicodipendenza.
“In questi anni mi è mancato tanto di godermi la vita in maniera sana e rispettosa anche per gli altri – afferma Danilo che tornerà a lavorare sul suo peschereccio a Marsala – perché entrando in questo circuito non si ha rispetto di sé stessi e di chi abbiamo vicino, ma ne è valsa la pena fare questo sacrificio”.
I due giovani che sono sposati e padri di famiglia sono stati festeggiati dagli operatori e dai loro compagni. “Uscire dal buio più profondo si può – dichiara soddisfatto il vice direttore, Biagio Sciortino – e noi siamo contenti che questi ragazzi possano tornare ai loro affetti più cari”.
La “Casa di giovani” da 37 anni svolge questo servizio di recupero dalle tossicodipendenze nei centri di Bagheria, Castelvetrano e Matera ed ha riportato alla vita centinaia di ragazzi con l’auspicio che non ricadano nel baratro.
Il Pungolo di Bagheria
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