Una famosa trasmissione televisiva della Rai degli anni Sessanta aveva per titolo: “Non è mai troppo tardi” e insegnava agli italiani analfabeti a leggere e scrivere.
Oggi a sessant’anni di distanza, Giuseppe Paternò coniugando quel titolo va oltre e consegue la laurea in “Scienze storiche e filosofiche” presso l’Università di Palermo.
La sessione di laurea si è svolta a fine luglio e Giuseppe Paternò è diventato il neolaureato più anziano del mondo, candidato ad entrare nel Guinnes dei primati.
Un evento per l’Università di Palermo e per l’intera collettività per questo amante dei libri e della cultura, ma anche testimone di un secolo complesso, attraverso la Seconda guerra mondiale e il boom economico, la povertà del centro storico e il riscatto dato dal lavoro e dall’amore per la famiglia.
Maggiore di sette fratelli in una famiglia con grosse difficoltà economiche, Paternò è costretto ad andare a lavorare a sette anni insieme al padre in una birreria.
Giuseppe frequenta i banchi a singhiozzo, a 14 anni deve tornare a guadagnarsi da vivere. Diventa fattorino alla Utet, ma riesce a iscriversi alla scuola di avviamento professionale indirizzo industriale.
Con la scuola serale consegue il diploma di geometra a 31 anni e riesce a fare carriera nelle Ferrovie dello Stato come telegrafista e poi capostazione, fino al 1984 quando va in pensione.
Tre anni fa decide di provare a raggiungere il sogno di una vita, quello conseguire una laurea nelle materie che più lo appassionano, da sempre, storia e filosofia.
Il Pungolo di Bagheria
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