L’amministrazione comunale ha aderito alla rassegna che si svolgerà negli ultimi tre week-end di settembre.
A collaborare nell’organizzazione dell’evento che porterà in città migliaia di turisti e visitatori l’associazione “Bagheria Experience”, la task force di artisti e imprenditori nata per fare ripartire l’economia dopo il lockdown.
Nove le location da visitare: palazzo Villarosa con il suo invidiabile portico corinzio ad otto colonne, villa Rammacca, con il suo terrazzo ammattonato con maiolica colorata, villa Cattolica, sede della Galleria d’arte moderna e contemporanea, il Museo dell’acciuga di Aspra, il Museo del giocattolo, diretto dal maestro Pietro Piraino, la chiesa di Maria Santissima Addolorata di Aspra, all’interno della quale sono presenti alcuni affreschi dipinti da Renato Guttuso, quando era giovane con la sua appassionate storia che ha visto i dipinti coperti dal parroco del tempo, mons. Giuseppe Cipolla, perché distraevano i fedeli durate le celebrazioni, perché raffiguravano i pescatori locali, la bottega del carretto di Michele Ducato, Villa San Cataldo, con il suo incommensurabile giardino storico e l’Oasi blu, l’arte del viaggio, di Nino Rizzo.
“Quest’ultima location rappresenta una vera e propria “chicca” dell’edizione 2020 delle “Vie dei tesori” – spiega il manager coordinatore di “Bagheria Experience”, Alessandro Paladino – che racconta, attraverso centinaia di reperti, l’esperienza di un viaggiatore che ha raccolto dei veri tesori anche a sfondo religioso, nei numerosi viaggi per il mondo, tutti da vedere.
Purtroppo in questo crogiolo di tesori, mancheranno due delle ville più famose, ovvero villa Palagonia e Villa Valguarnera dei principi di Alliata.
Il Pungolo di Bagheria
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