Fondi regionali non assegnati per intero al progetto vincitore. Il sindaco accusato di cambiare “in corsa” il regolamento

Minacciano di agire legalmente contro il sindaco che, in dispregio del regolamento, non assegna per intero i fondi regionali destinati al progetto vincitore. Un’alzata di scudi dell’associazione “Natura e Cultura” la quale, avendo presentato il progetto più votato (776 voti), chiede, secondo regolamento, che le venga assegnata interamente la quota del due per cento del gettito Irpef trasferito dalla Regione ai Comuni e che, nel caso di Bagheria, ammonta a circa 12mila500 euro sul totale di 240mila euro.

Tuttavia l’amministrazione comunale, si legge in un atto di indirizzo del sindaco Filippo Tripoli, “intende destinare la somma in questione a tutti i partecipanti al bando, in proporzione ai voti raggiunti dai singoli
partecipanti”.

Non solo quindi all’associazione prima classificata, ma anche alla seconda e alla terza. Andiamo al motivo del contendere. In base alla legge regionale 5/2014 viene destinata ai Comuni siciliani la quota del 2% del gettito regionale Irpef per essere spesa in forme di “democrazia partecipata utilizzando strumenti che coinvolgono la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune”. I progetti riguardano servizi di varia natura per la comunità (cultura, spettacoli, eventi di promozione, ambiente e sostenibilità). L’aria tematica d’intervento scelta e deliberata dalla Giunta municipale per il bando 2020 riguarda “Spazi e aree verdi, Ambiente, Ecologia e Sanità”.

Sulla scorta di questa linea guida, per accedere ai fondi regionali
sono stati presentati i seguenti tre progetti:

  1. “ABLA PROJECT– percorsi di ecologia ed ambiente nel territorio
    di Bagheria” a cura dell’Associazione “Natura e Cultura”
    che ha ottenuto n.776 voti.
  2. “Bio in Sicily” a cura dell’Associazione La Piana D’Oro con
    n. 690 voti
  3. “Cinema a mari” a cura dell’Associazione Vocavanti di Aspra
    con n.441 voti.

Non a caso i bagheresi hanno premiato il progetto dell’associazione
Natura e Cultura. Un progetto corposo, redatto da Alessandro Morreale, che prevede la riqualificazione dell’Arco Azzurro e iniziative di carattere ambientale, anche per il Catalfano, rivolte alla cittadinanza e alle scuole.
A sostenere questo progetto oltre a Natura e Cultura, capofila, ci
sono le associazioni LIPU di Bagheria, Bocs Arci, Consulta Giovanile
di Bagheria, FFF (Fridays For Future Bagheria), CAM (Centro Artistico Musicale) e Coop. Sociale Lavoro e Solidarietà.

È un eufemismo dire che non è stata accolta favorevolmente la notizia dell’atto di indirizzo del sindaco Tripoli che, contravvenendo al regolamento, intende diluire la quota assegnandolo a tutte tre le associazioni.

“Non comprendo come il sindaco possa cambiare in corsa le regole e agire in maniera difforme dal regolamento comunale, non tenendo conto della volontà espressa dai cittadini bagheresi”, dichiara Pietro Pagano, coordinatore di Natura e Cultura, il quale aggiunge: “La decisione di Tripoli è in contrasto con lo spirito della legge sulla “Democrazia partecipata”
e della scelta fatta dalla cittadinanza, va contro la volontà del Consiglio
comunale che ha approvato il regolamento, è difforme da quanto deliberato
l’anno scorso dalla Giunta municipale che assegna le risorse disponibili soltanto al progetto primo classificato.

Le regole vanno cambiate prima, mai in corso d’opera. Ed è per questa ragione che daremo battaglia ricorrendo contro la decisione del Sindaco, avanzando denuncia all’ufficio Anticorruzione del Comune di Bagheria”.

Gli fa eco Enzo Gambino, fan accanito dell’associazione, il quale
dichiara: “Sono stato un sostenitore del progetto Abla Project. A mio parere viene tradita la volontà mia e di quelli che hanno creduto in questo progetto, la ripartizione dei fondi è in contrasto con quella che è la volontà dei cittadini”.

Per Alice Durante, responsabile dell’associazione FFF, “dividere il finanziamento significa non solo impedirci di realizzare tutto quello che avevamo immaginato per migliorare e rilanciare l’Arco Azzurro, ma anche tradire la fiducia di cittadini e associazioni verso queste procedure di democrazia partecipata, e verso l’amministrazione in sé”.

Alessandro Morreale, dichiarandosi soddisfatto del positivo riscontro
popolare ricevuto dal suo progetto, sottolinea come i sostenitori dei tre progetti siano stati autori di una spasmodica rincorsa all’ultimo voto, appunto perché consapevoli, tutti, che le somme destinate sarebbero andate al progetto più votato e quindi primo in graduatoria.

Loda quindi il progetto, “di notevole impatto sociale che mira a
riqualificare e a rendere più accessibile un’area del patrimonio
comunale, quindi dei bagheresi, i quali, nell’arco dei lavori di un anno in cui si svolgerà il progetto, potranno personalmente rendersi conto di come vengano impiegate le somme”.

“Ora chiedo al sindaco – conclude Morreale – se ritenga legittimo quello che ha deciso e se trovi giusto che figure super partes, come consiglieri comunali e vice presidente del Consiglio, possano prender parte alla raccolta di firme a favore di una o di altra associazione. Lo esorto infine ad agire in coerenza e trasparenza, esattamente come l’anno scorso”.

Giuseppe Fumia



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