Mancato rinnovo dell’assistenza igienico sanitaria nelle scuole. In consiglio comunale si accende il dibattito politico

Il casus belli è un parere del CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa della regione Sicilia ndr) risalente al maggio scorso, con cui si dava risposta
all’Assessorato Regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.

il Consigliere Anna Zizzo

Il quesito riguardava la ripartizione delle competenze tra Stato e Regione sulla gestione dei servizi di assistenza specialistica (all’autonomia e comunicazione) e di assistenza igienico-sanitaria ai disabili nelle scuole. Benché entrambi i servizi vengano gestiti dal Comune da circa quarant’anni (secondo una normativa regionale che nasce nel 1981, ribadita nel 2004), il CGA nel suo parere afferma che per l’igienico-sanitario prevale la competenza dello Stato e non quella del Comune, tenuto anche conto che lo Stato “non ha mai delegato la suddetta competenza e, pertanto, il legislatore regionale non avrebbe potuto legiferare”.

In linea con tale documento del CGA, l’amministrazione bagherese ha deciso di non rinnovare il servizio nelle scuole, “perché l’assistenza igienico-sanitaria è garantita dallo Stato per il tramite dell’amministrazione
scolastica.”

Una decisione che sembrerebbe impeccabile sul piano giuridico, ma che non ha mancato di destare malumore tra le famiglie dei ragazzi disabili e tra gli operatori finora chiamati ad erogare il servizio. Uno dei nodi principali è rappresentato dall’erosione di un sistema consolidato (consuetudinario solo in parte, perché fondato su una legislazione regionale vigente dall’81), per il quale il comune coordina il servizio scolastico con quello sanitario mediante operatori privati e specializzati.

Tali operatori adesso dovrebbero essere sostituiti col personale ATA già in forza agli istituti scolastici ma, secondo alcuni, non idoneo a un’immediata erogazione del servizio in quanto del tutto privo della formazione necessaria. È proprio il fattore “tempo” a rappresentare uno dei punti cruciali per gli esponenti dell’opposizione. “Al di là dei profili di carattere
giuridico e politico” afferma il consigliere Anna Zizzo “la questione verte su una grave urgenza sociale cui bisogna far fronte con misure tempestive, dato che l’assistenza igienico-sanitaria, di fatto, al momento non è fornita.

Non è accettabile un ulteriore rinvio all’Assessorato regionale.” In effetti, la Regione è già intervenuta lo scorso luglio con una deliberazione della Giunta, dove si legge che i Comuni devono “tenere in debita considerazione il diritto di assistenza del disabile in termini di qualità del servizio”.

Convergono nella stessa direzione le opinioni dei due esponenti del M5S,
Giusy Chiello e Vincenzo Bellante, i quali non nascondono il loro disappunto per le decisioni dell’amministrazione di Bagheria sulla vicenda.
“Non si capisce come un parere di natura consultiva e non obbligatorio, possa avere una portata così travolgente e incrinare un sistema già ampiamente collaudato” sostengono Chiello e Bellante e proseguono: “Anche nell’ottica di una riconversione del sistema, occorre intervenire con misure immediatamente efficaci per far fronte al disagio che la vicenda sta generando. Considerato il fatto che è ancora vigente una legislazione regionale, perché non recuperare degli accordi con operatori privati?
Si potrebbe garantire legittimamente la continuità del servizio mentre si affronta la questione prettamente politica”.

Il disagio è avvertito anche dagli operatori delle cooperative che finora hanno avuto in carico il servizio. Molti denunciano l’interruzione dei servizi di assistenza agli studenti disabili avvenuta durante il lockdown: l’assistenza all’autonomia e comunicazione avrebbe potuto continuare in modalità online così come è avvenuto per alcuni istituti scolastici a
Palermo. Ciò potrebbe aver favorito un risparmio delle risorse comunali, ma i fondi sembrano scarseggiare lo stesso.

Il sindaco Tripoli ha in effetti previsto la ripresa del servizio specialistico
il prossimo martedì, ma (a detta degli operatori) garantendone la prosecuzione per sole cinque settimane. Ad oggi comunque il punto è che nel nostro Comune, i cittadini studenti diversamente abili non possono usufruire dei servizi di assistenza nelle scuole, sia per l’aspetto igienico-sanitario, sia per quello legato all’autonomia e comunicazione.

È perciò legittimo domandarsi se un servizio così legato ai diritti
fondamentali del cittadino, debba ridursi alla sola possibilità di
esonerare le casse del Comune dalla sua gestione.

Gioacchino D’Amico



Potete approfondire con i seguenti suggerimenti:


Scopri di più da BagheriaInfo.it

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Articoli correlati

Il duce Filippo Tripoli continua la guerra al verde. Da domani obbligo del saluto romano a palazzo Butera per tutti i dipendenti.

Continua la dittatura del Sindaco Filippo Tripoli che ha dimenticato la democrazia. Complice l’opposizione che non è stata capace di porre un freno alla schizofrenica gestione della cosa pubblica.

Illeciti a Palazzo Ugdulena? Ma che bel Comune!!!

Le maglie burocratiche del Comune di Bagheria, secondo voci fondate, potrebbero essersi strette per qualcuno. Notizie di denunce e contro denunce potrebbero caratterizzare questo ultimo anno di mandato della politica di palazzo, che sulla questione morale o sull’opportunità di certe scelte, fa un po’ come gli

Bagheria: Oroscopo politico del 2023.

L’astrologo Paolo Volp ci aiuta nelle previsioni 2023 , e ci illustra dal punto di vista delle stelle (speriamo molte siamo definitivamente cadenti), il futuro della nostra città.

A parlar di scuole… A rilento i lavori al Bagnera, e troppa tolleranza in strutture educative alternative.

Due operai che procedono a rilento dopo quasi 20 giorno di inspiegabile stop, e poi la visita ispettiva del RUP al Bagnera. Nel frattempo ancora proclami, mentre il mondo della formazione alternativa a Bagheria brancola nel buio, con strutture che hanno le stesse frequentazioni dei riformatori, ma inseriti in contesti residenziali, dove agiscono con baby gang.

Comune di Bagheria: a gennaio aperto il calcio-mercato.

Comunicato in una nota il nuova acquisto del Gruppo consiliare Principio Comune, si aggiunge la consigliera Antonella Insinga e se ne prefigura l’ingresso in maggioranza.

Corso Umberto: i commercianti firmano una petizione contro l’installazione dei pali.

Le scelte imposte senza alcuna programmazione ne senso logico, indignano i commercianti di corso Umberto. Li abbiamo sentiti ieri in un incontro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.