“Il tempo è sempre un galantuomo”

Ho visto un uomo toccare il fondo, ma forse al peggio non c’è mai una fine.
Ho visto un professionista distrutto che non si arrende, e che con un filo di speranza continua a lottare.
Ho visto un padre a cui viene tolto l’orgoglio di essere un genitore esemplare per i propri figli.
Ho assistito alla presa della Bastiglia da parte di tanta gente, giusto per il gusto di “additare” e condannare ancora prima delle sentenze dei Tribunali.
Ho visto tanta falsità e codardia nell’esprimere amicizia e vicinanza a quell’uomo che ha toccato il fondo, forse sarebbe meglio dire ”spinto” nel baratro da altri; gli stessi approfittatori ed usurpatori di un potere occasionale, fornitogli da ruoli di rilievo, certamente non per meriti particolari, che si sono elevati a moralizzatori.

Ho visto altri uomini girare lo sguardo dall’altra parte, solo per timore di essere chiamati ad esprimere il loro pensiero e quindi
esporsi al giudizio altrui. Sembra strano tutto questo ma, purtroppo, sta diventando fortemente morale tutto ciò che a noi più conviene!
La decadenza di principi morali ed amicali, come il rispetto e la considerazione, hanno prodotto nella nostra realtà bagherese un
lento “scivolare” che, pian piano ci sta portando sempre più giù, verso una pericolosa indifferenza capace di opacizzare i rapporti
umani.

Basterebbe poco per cambiare rotta, bisognerebbe solo modificare la nostra angolazione visiva, usare un nuovo tipo di “lenti”. Forse dovremmo imparare a vedere le cose da punti di vista diversi per non rischiare di diventare come un elettroencefalogramma piatto, per non trascinare la nostra città verso l’oblio e la distrazione, dove tutto scivola addosso senza sussulti, senza emozione!! Basterebbe pochissimo a smascherare le false coscienze di uomini che sanno essere camaleontici solo per poter restare attaccati al carro dei vincitori.

Questa è la storia di un mio amico, il geometra comunale, che ha lottato e continua a lottare con i denti per dimostrare tutto il suo
valore professionale ed umano. Questa è una vicenda tutta bagherese, dove uomini e cose vengono prima usati e poi buttati via come
stracci vecchi, senza considerare che gli uomini sono un intrigato crogiuolo di errori, emozioni e sentimenti!! Nessuno considera questo ennesimo dramma in modo distaccato, mentre, spesso, occorrerebbe fare una attenta disamina dei fatti senza cadere in facili giudizi, bisognerebbe essere certi solo di ciò che vediamo e viviamo.

Occorrerebbe lasciare fuori dalle vicende umane, o meglio “fuori campo”, tutto il conformismo di cui è permeata la nostra esistenza!
Sarebbe necessario, soprattutto per chi ricopre oggi cariche politico/amministrative, smettere di sentirsi sempre delle “brave persone” e cominciare a considerare l’altro come una ricchezza e non come un “intoppo” alla nostra presunta onestà. E’ giunto il momento di riportare al centro di ogni intervento sociale e politico l’Uomo! L’uomo come entità e ricchezza da proteggere e salvaguardare,
come unico motore di cambiamento ed arricchimento del tessuto sociale e relazionale dove vive.

Dobbiamo smettere di credere che l’unico obiettivo della nostra società attuale sia quello di migliorare, esclusivamente, le condizioni economiche di ogni singolo uomo. Sono un assertore della Giustizia, delle Forze dell’Ordine, dell’onestà, sono convinto che coloro che sbagliano nell’atto di ricoprire un ruolo pubblico devono giustamente “pagare”, ma non possiamo trasformarci in Giudici o peggio ancora
nuovi “inquisitori”!!! Torniamo ad essere una città capace di accogliere e contenere i bisogni e le emergenze sociali, una città che sappia essere attenta osservatrice delle vicende umane dei propri cittadini, senza però scivolare in falsi moralismi……

Biagio Sciortino


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