Il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli diffida la Regione Siciliana per danno all’immagine della Città.
I fatti sono noti: dopo la saturazione della discarica di Alcamo e procedure burocratiche che avevano chiuso i cancelli della discarica agli autocompattatori bagheresi e di altri numerosi comuni, e le disposizioni emergenziali che consentono il conferimento di sole 25 tonnellate alla discarica di Trapani, Bagheria si trova a fronteggiare un’emergenza legata al rifiuto non ulteriormente differenziabile.
«La città di Bagheria prima del 7 novembre aveva raggiunto livelli di pulizia assolutamente gradevoli e importanti» – spiega il primo cittadino – «Bagheria è infatti una città sta puntando molto sui servizi, vuole svilupparsi con il suo tessuto economico e produttivo soprattutto legato alle materie prime, all’enogastronomia e al turismo. Bagheria è stata meta della Bte, della borsa extralberghiera del turismo nel 2019 e nel settembre scorso è stata protagonista de “Le vie dei Tesori”, ed è stata la città più visitata» – sottolinea Tripoli.
«La raccolta differenziata a Bagheria è pari a 52% ma dal 7 novembre a causa di una scarsa programmazione della Regione, la città si è trovata bloccata per il conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica e nonostante gli enormi sacrifici e la grande disponibilità dei residenti a Bagheria che hanno collaborato aumentando la percentuale di rifiuti differenziati» – dichiara il sindaco – «era assolutamente prevedibile che si verificassero dei cumuli di rifiuti indifferenziati dettati dagli abbandoni. Questo ha procurato un danno all’immagine della città, non creato dall’amministrazione comunale, ed è per questo che ho deciso di diffidare la Regione per danno all’immagine».
ufficio stampa
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