Tra pochissimi giorni si perderà un finanziamento di oltre 10 milioni di euro. È andata deserta la gara indetta dall’Azienda sanitaria provinciale di Palermo per l’acquisizione dell’immobile, già “Clinica delle Magnolie”, dove dovrebbe sorgere la “Casa della salute” con il rischio più che concreto di perdere il finanziamento.
Lascia perplessi che non sia pervenuta nemmeno l’offerta da parte di una società specifica (srl) che si occupa della compravendita di immobili ed è fra l’altro attuale gestore di quello che rimane della “Clinica delle Magnolie”. Non si è presentata alla gara perdendo di fatto l’occasione di vendere (finalmente) un “peso morto” e di incassare la cospicua somma di oltre dieci milioni. La “Casa della salute”, come si sa, avrebbe interessato il distretto
sanitario 39 dell’ASP che comprende, oltre Bagheria, anche Ficarazzi, Altavilla Milicia, Casteldaccia e Santa Flavia con una utenza di quasi 100mila abitanti.
Tale struttura era programmata per realizzare un edificio polivalente in grado di erogare, in uno stesso spazio fisico, l’insieme delle prestazioni socio-sanitarie, favorendo, attraverso la contiguità spaziale dei servizi e degli operatori, l’unitarietà e l’integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociosanitarie, rappresentando la struttura di riferimento per l’erogazione dell’insieme delle cure primarie.
Nella delibera dello scorso mese di ottobre si parlava di un edificio di almeno 5000 metri quadri con un ampio parcheggio che consenta spazi necessari per tutte le esigenze di una utenza che coinvolgeva 5 comuni. Adesso il finanziamento è a rischio in quanto nel territorio interessato non esistono altri
immobili con queste caratteristiche e tra l’altro non c’è possibilità che si presenti un altro acquirente.
Bagheria rimarrà con le sedi dell’Asp in affitto (costo per la collettività quasi 400mila euro all’anno), e per qualsiasi esigenza sanitaria bisognerà recarsi a Palermo o a Termini Imerese; quest’ultima cittadina probabilmente, per la gara andata deserta, è quella che ci guadagnerà di più. L’Asp ha fatto sapere che la gara sarà riproposta ma con i tempi ristretti e l’assenza dell’unica (sembra) società di compravendita di immobili che possieda tutti i requisiti per l’acquisizione del locale.
Gli undici milioni circa di finanziamento verranno pertanto dirottati verso altri centri. La speranza, comunque, rimane l’ultima a morire ed a tal proposito, mentre andiamo in stampa, veniamo a conoscenza dell’impegno che il sindaco Filippo Tripoli intende scendere in campo, assieme agli altri sindaci interessati, per scongiurare la perdita del finanziamento.
Michele Manna
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