I recenti episodi delinquenziali registrati sul territorio fanno pensare sempre più che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza educativa.
A Bagheria il “raid vandalico” perpetrato contro il “Centro aiuto alla vita” è l’ultimo di una lunga serie. I malviventi hanno infatti, permettetemi il termine, “profanato” un luogo dove si assistono bambini in tenera età e le loro mamme che versano in stato di bisogno dimostrando disprezzo per la vita.
E poi il caso del ragazzo filmato su Instagram dai suoi stessi amici, mentre lanciava un cartello stradale all’interno dell’aiuola del parcheggio di via Mattarella, adiacente il Complesso parrocchiale di San Pietro. A Santa Flavia pochi giorni dopo Natale alcuni “non amanti il territorio”, permettetemi di definirli così, hanno abbandonando diversi sacchetti di rifiuti sotto l’arco incuranti che nel luogo dove è presente un’edicola votiva della Maria SS del Lume.
Ad Altavilla Milicia altrettanti “mattacchioni” hanno danneggiato il palo “Kiss me Please” dove venivano attaccati i lucchetti dell’amore, che il “Circoletto delle signore” aveva realizzato con tanto affetto per gli innamorati che siglano la loro unione al Belvedere.
A Ficarazzi altri “sfaccendati” la notte di Capodanno, hanno sporcato piazza San Pio da Pietrelcina, rompendo e abbandonato bottiglie e rifiuti di ogni genere. Per fortuna non tutti sono così, ci sono stati, infatti alcuni giovani che hanno ripulito tutto il giorno dopo.
Il commento più facile da confezionare in queste circostanze ha destinatari i giovani, ma la responsabilità penso sia da ascrivere ai genitori che si disinteressano dei figli lasciandoli in balia di sé stessi senza controllo e soprattutto senza regole.
Un tempo a scuola in occasione del ricevimento, i professori additavano ai genitori i loro figli rei di non essere dei “gentleman” a scuola, a casa per i ragazzi c’era il resto. Adesso invece, nella migliore delle ipotesi i genitori rimandano al mittente il rimprovero, o addirittura si avventano contro offrendo un esempio per niente educativo ai figli.
Un tempo si raccomandava ai figli che uscivano la sera di tornare a casa entro tempi ragionevoli, mentre adesso anche se questi fanno ritorno nelle prime ore del mattino, nessuno se ne preoccupa.
Un tempo si davano orari ai figli per andare a letto la sera e la frase celebre era: “Dopo Carosello tutti a letto”, adesso invece se i figli chattano con chicchessia o giocano con la play station fino a notte fonda, nessuno se ne cura.
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