Scade il 15 marzo il nuovo avviso pubblico per l’acquisizione dell’ex Casa delle Magnolie. Manca poco meno di un mese alla
scadenza dell’ultimo avviso pubblico che, riaprendo i termini fino al 15 marzo, ha riacceso le speranze di acquisire l’immobile, già “Clinica delle Magnolie”, dove dovrebbe sorgere la “Casa della salute”, una struttura ricadente sul territorio del Distretto sanitario 39 che comprende i comuni di Bagheria (capofila) Altavilla Milicia, Casteldaccia, Ficarazzi e Santa Flavia.
Se non si farà avanti nessuno si rischierà ancora una volta di perdere un finanziamento di oltre 10 milioni di euro. Va ricordato che nello scorso mese di dicembre era andata deserta la gara indetta dall’Azienda sanitaria provinciale di Palermo per l’acquisizione dell’immobile e successivamente vennero riaperti i termini di indagine di mercato.
A dicembre si ebbero delle perplessità sulla mancanza di offerte, soprattutto da parte di una società specifica (srl) che si occupa, fino ad oggi, proprio della compravendita di immobili. Da quello che sappiamo, detta società, fino allo scorso anno, era
il gestore di quello che rimaneva della struttura della “Clinica delle Magnolie” vandalizzata, abbandonata da anni e sottoposta
con frequenza all’obbligo di mettere in sicurezza la zona (a ridosso di scuole e centri commerciali) interessata da continui atti
di vandalismo che costringevano la società ad intervenire, a proprie spese, per la rimessa in sicurezza dell’intera struttura.
Quindi quale migliore occasione per accedere ad un affare di oltre dieci milioni di euro e mollare un “peso morto”, per di più
appesantito da consistenti costi di manutenzione periodica? Stiamo parlando di una struttura che fin dall’inizio era programmata come edificio polivalente in grado di erogare, in uno stesso spazio fisico, l’insieme delle prestazioni sociosanitarie e rappresentare pertanto la struttura di riferimento per l’erogazione dell’insieme delle cure primarie.
Nell’ultima delibera dello scorso mese di ottobre si parlava di un edificio di almeno 5000 metri quadri con un ampio parcheggio che consentisse spazi necessari per tutte le esigenze di una utenza che coinvolgeva cinque comuni. A dicembre la gara andò quindi deserta ed il finanziamento rischiò di perdersi per la mancata presentazione di offerte malgrado in quel territorio interessato non esistessero altri immobili con quelle caratteristiche specifiche e tra l’altro con la sola possibilità che si potesse presentare, fino a quel momento, un solo acquirente.
Quella volta l’Asp comunicò che la gara sarebbe stata riproposta. Ciò, come abbiamo visto, è avvenuto, tuttavia, a meno di un mese dalla scadenza dell’avviso pubblico, si rischia ancora che, per mancanza di richieste, l’immobile non venga assegnato. In questo malaugurato caso i circa dieci milioni di finanziamento verrebbero dirottati verso altri centri. Rimane ancora un mese perché non muoia la speranza. Auspichiamo che il sindaco Filippo Tripoli decida ancora una volta di scendere in campo, assieme agli altri sindaci interessati, per scongiurare la perdita del finanziamento.
Michele Manna
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