“Da anni, per non dire da decenni, ho sollevato e sollecitato un intervento radicale per risolvere il problema della stradina che
da Via Sant’ Isidoro lato mare si immette dal tratto lato monte costeggiando la Villa omonima fino all’altezza dell’ingresso verso la direzione del cimitero.
Un problema che continuo a evidenziare da consigliere comunale con il Sindaco, gli Assessori, i funzionari e dirigenti comunali, senza tanti annunci eclatanti e consapevole che prima di tutto vanno intercettate le risorse economiche per poter intervenire radicalmente. Il resto è solo propaganda gratuita e inutile”.
Questo il commento che qualche giorno fa è stato diffuso dal consigliere comunale Antonino La Corte. La stradina alla quale
si riferisce il consigliere altro non è che un tratto di strada di poche centinaia di metri che costeggia, lato ovest, villa Sant’Isidoro e che da decenni è ridotta ad una immensa discarica pubblica dove viene deposto ogni genere di rifiuto. Incendi di montagne di rifiuti, (nella foto in alto un incendio della settimana scorsa) e crolli di terrapieni ne hanno compromesso ogni possibilità di
recupero.
Fino a qualche anno fa ogni tanto veniva disposta la rimozione dei rifiuti ed il ripristino del transito, solo che dopo pochi giorni,
senza nessun controllo né telecamere, si veniva a creare nuovamente una nuova montagna di rifiuti. Durante l’estate gli incendi nei terreni incolti rischiavano, e rischiano tutt’ora, di espandersi anche dentro la proprietà di Villa Sant’Isidoro e per i vigili del fuoco è un problema ogni volta raggiungere i focolai attraverso una stradina impercorribile per lo stato d’abbandono in cui si trova. Una decina di anni fa, durante la ricorrenza dei defunti, un intervento radicale di ripristino fu proposto dai proprietari della villa che si offrirono di patrocinarlo per consentire agli asprensi di poter raggiungere il cimitero in pochi minuti attraverso quella stradina, ma poco dopo l’inizio dei lavori fu intimato di sospenderli immediatamente.
Quella volta, per consentire ugualmente un collegamento pedonale tra Aspra, via Sant’Isidoro e il cimitero, i proprietari della villa aprirono i cancelli e permisero generosamente l’attraversamento nella loro proprietà. Da quel giorno non si è mosso più nulla, solo qualche rimozione estemporanea seguita da lunghi abbandoni con conseguenti crolli di terrapieni che hanno reso estremamente pericoloso l’attraversamento anche a piedi.
L’immagine (nella foto in basso) del cancello d’ingresso lato monte di villa Sant’Isidoro, sommersa da sfabbricidi e rifiuti di
ogni genere, danno un’idea molto chiara sull’attenzione che passate e recenti amministrazioni non hanno mai voluto e saputo
dedicare ad una delle più belle ville di Bagheria.
Michele Manna
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