In un clima di festa, alla presenza del sindaco Filippo Tripoli, dell’onorevole Caterina Licatini, dell’architetto Mendola e dei vari collaboratori, Lucia Turiano, ex- insegnante di inglese a Catania e dirigente del 3° Circolo didattico di Bagheria, Luigi Pirandello, oggi, prende parola ed inizia ringraziando la sua squadra, così le piace chiamarla, non risparmiandosi mai in sorrisi.
Passa parola all’architetto Mendola: “L’intervento nasce probabilmente per l’esagerata cementificazione attorno all’area verde, il polmone della scuola.
Ci siamo adoperati sostituendo con beni naturali, quale semplice terra battuta, affinché possa crearsi un legame, una crescita continua, tra l’ambiente e i
bambini.” Non tarda ad arrivare il commento dell’onorevole Caterina Licatini, esponente del movimento cinque stelle: “Sono molto contenta di essere qui, la parte più bella del nostro quotidiano sono i bambini. Mi occupo dell’ambiente e al di là di tutto, la politica funziona quando si spende per la comunità, per il bisogno dei cittadini.”
Tra un applauso e un sorriso, la parola va al sindaco Filippo Tripoli, che conclude dicendo: “Sicuramente un ambiente scolastico ha bisogno di parecchia manutenzione ordinaria e straordinaria, nostro compito è adesso abbellire per donare un po’ di arredamento e far fruire al meglio i bambini quest’area. Sperando che questo periodo di pandemia termini al più presto, ci auspichiamo di poter inaugurare due parco giochi entro l’anno, uno a Piazza Butera ed uno a Villa Sancataldo, che è già aperto al pubblico. Ci vogliono meno parole e più fatti. Un bacio particolare alle mamme e ai papà dei bambini.”
Prima di procedere con l’intervista alla dirigente Turiano, è stato possibile scoperchiare con emozione una panchina rossa, situata al centro dell’area verde, con su scritto: “La violenza è il rifugio degli incapaci”, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. In un clima totalmente sereno e volto alla cooperazione e al benessere, inizia un piacevole dialogo con la direttrice scolastica:
Se si pensa che la struttura è adibita a finalità scolastiche e ludiche, è già onorevole di per sé notare interesse in tal senso. Come mai avete pensato di aderire ad un progetto di riqualifica? Per necessità strutturali o altro?
Entrambe le cose. Questa era un’area interdetta, le radici degli alberi avevano divelto tutta la pavimentazione, diventando una zona pericolosa e lo era ancora di più se si pensa che la parte sottostante è dedicata alle classi dell’infanzia, dunque i bambini rischiavano sempre di andare lì. In secondo luogo era giusto restituire all’utenza un’area verde. Abbiamo la possibilità di avere una vasta zona verde, dunque, perchè non goderne rendendola fruibile?! Abbiamo pensato, cercato e trovato i finanziamenti necessari. Le scuole purtroppo sono sempre un po’ “a stecchetto” come budget, dunque abbiamo trovato un bando e ne abbiamo usufruito.
In seguito all’articolo della camera dei deputati, emanato in data 23 febbraio 2021, si descrivevano gli interventi di riqualificazione, costruzione di poli per l’infanzia e messa in sicurezza scolastica, sostenuti in seguito all’emergenza sanitaria da Coronavirus. Sicuramente si tira un sospiro di sollievo: è incoraggiante sapere che si è riusciti a rinnovare e innovare delle strutture, secondo lei, però, perché non è stato possibile prima, piuttosto che adesso, nel pieno di una emergenza sanitaria, con la consapevolezza, per altro, che i problemi strutturali persistono da tempo?
Io credo che la logica del senato sia legata alle questioni del distanziamento e per quegli accorgimenti anti-covid che hanno favorito la creazione di edifici, spazi verdi, ristrutturazioni; magari prima non c’era quella urgenza. Se posso dire la mia opinione, io insegnavo inglese e ho avuto l’opportunità di portare i ragazzi in giro per l’Europa, anche con progetti erasmus. Le scuole del nord si mostrano accoglienti e questo è divenuto il mio cruccio: rendere accogliente una scuola, attrattiva. I luoghi dove gli adulti, i ragazzi e i bambini trascorrono più ore della giornata, devono essere accoglienti. Da questo è nata una forte esigenza. Dobbiamo aspirare sempre al meglio, se io avessi molti fondi cercherei più possibile di rendere gli spazi confortevoli per il personale e per i bambini: i bambini devono stare bene a scuola.
Vista la situazione pandemica nella quale siamo, la domanda pare ovvia: in termini di tempestività, l’emergenza ha influito negativamente?
Assolutamente no, anzi, a mio avviso ha accelerato questo processo Non ci sono stati rallentamenti, probabilmente ci si poteva pensare prima ma abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Ciò che mi preme dire è che questo bando è stato pubblicato nel sito del movimento cinque stelle, così come i soldi emanati per la ristrutturazione. Due anni fa, quando sono arrivata in questa scuola, mi sono subito resa conto di questa vasta area divenuta
ormai pericolante e mi sono chiesta: “Ma dove trovo i finanziamenti necessari?” – è anche impensabile che l’ente locale possa ristrutturare tutte le scuole dei dintorni. Il comune mi ha dato la possibilità, inoltre, di ristrutturare una parte dei bagni che non era possibile utilizzare e abbiamo tinteggiato tutte le pareti dei colori più vasti! I bambini sono seguiti da maestre molto preparate e vengono accolti in maniera professionale così come ci si prende cura del lato relazionale: culturalmente ma anche umanamente.
Con visibile gioia, conclude la dirigente:
Dal canto mio sono molto contenta di questo lavoro, abbiamo lavorato in gruppo, siamo una bella squadra. Partiamo dalla Sicilia, partiamo da quello che possiamo fare per migliorare il nostro territorio.
Mariangela Facendola
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