Ormai siamo vicini alla rassegnazione, dopo due aste andate a vuoto in un contesto dove chiunque si sarebbe buttato davanti ad undici milioni di euro stanziati e togliersi un peso morto con costi di gestione enormi. E’ chiaro che c’è qualcosa che non torna. Torniamo per l’ennesima volta ad ad occuparci della “Casa della Salute” chiedendo un incontro con il Prof. Cristoforo Di Bernardo che dal lontano giugno del 1992 lotta per la realizzazione di un centro polivalente dove il cittadino può trovare le cure primarie con tutti gli esami diagnostico/strumentali di base sette giorni sette per almeno 12 ore al giorno
Prof. Di Bernardo perchè, secondo Lei, anche la seconda asta è andata a vuoto?
Si parla di prendere tempo attraverso un possibile esproprio per poi praticamente impugnarlo dando un mandato ad un
legale per richiedere cifre ulteriori, la cosa che mi preoccupa maggiormente però, è che dal palazzo di città nessuno sembra volersi esporre più di tanto magari per chiedere a questa finanziaria le motivazioni di questa ennesima mancata partecipazione. Burocraticamente l’azienda sanitaria fino a questo momento è a posto è dal palazzo di città che nessuno chiede cosa sta facendo di concreto la ASL.
L’azienda sanitaria fino a questo momento è a posto, ha prodotto due bandi nell’arco di otto mesi per l’acquisizione dei locali da destinare ai cittadini del distretto e fino ad oggi non ha risposto nessuno. E nessuno fino ad ora a segnalato all’ASL che a Bagheria c’è un area con una costruzione in atto vandalizzata e in forte degrado (ex clinica delle Magnolie), destinata ad uso sanitario nel piano regolatore attualmente vigente con termini ancora non scaduti approvato dalla precedente amministrazione.
Lei in questo momento cosa farebbe?
Organizzerei un tavolo di concertazione che deve avvenire ma se non parte questa benedetta lettera dal comune di Bagheria dove si segnala quest’area, (l’unica che corrisponde alle finalità dell’Azienda sanitaria, inserita nel piano regolatore di Bagheria, dove fin’ora non si è avanzato nessun vincolo di modifica riguardo a tutte le richieste di legge) dalle autorità locali si potrebbe dare il via per l’esproprio con delega per l’Asl. Fino ad oggi il sindaco pare che non abbia informato l’Asl della
presenza della suddetta area pur essendo stato sollecitato da associazioni e movimenti, come il Lions, Rotary, Cittadinanza
attiva ed altri. Alla fine del 2020 si sono succeduti diversi incontri con i Lions con l’avvocato Tommy Sciortino e l’avvocato Trovato del comune di Bagheria ma si è pervenuti solo ad una proposta vaga
Ma qualcosa il sindaco avrà pur fatto?
Certamente ha avuto alcuni incontri con varie figure istituzionali fra cui l’assessore regionale Razza, recentemente dimessosi, al di la di questo mi sono posto la domanda “ma noi cittadini che abbiamo a cuore questo problema ed io che da tredici anni vado dietro a questo progetto, mi chiedo perché questi ritardi e questa mancata realizzazione la cui attuazione è di grande
benessere per tutti?” Dall’amministrazione della ASL mi risulta che è avvenuta già la pubblicazione di due bandi di cui l’ultimo a scadenza marzo 2021.
Quando è stato organizzato dal sindaco l’incontro con il direttore generale dott.ssa Faraone e con le associazioni civiche del territorio nel maggio/giugno 2020 è emersa la necessità di realizzare e potenziare “la Casa della Salute” con questi obiettivi:
-Garantire la continuità assistenziale e terapeutica
-Potenziare l’assistenza sanitaria territoriale con la realizzazione concreta dell’attività interdisciplinare tra medici di base, specialisti, infermieri ed operatori di servizi sociali;
-Organizzare e coordinare l’attività dell’assistenza domiciliare e de pazienti fragili con pluripatologie
– Potenziare i laboratori di diagnostica e di radiologia (Tac ed Ecografi)
-Assicurare un sito unico di accesso alla rete di assistenza e di servizi per i cittadini
A prescindere della vicenda “Clinica delle Magnolie” l’attuale servizio sanitario offerto alla cittadinanza bagherese come lo giudica?
Ad oggi non rispondente alle esigenze dei cittadini. A Bagheria da sei mesi manca il dottore Michele Maggiore e la dott.ssa Lo Piparo che sono stati i due endocrinologi e diabetologi, andati in pensione e non sostituiti per cui i malati diabetici da Bagheria devono andarsi a curare a Termini Imerese o Petralia. Mi rendo conto che questo paese ha venduto anche la capacità di arrabbiarsi.
C’è qualcuno che si sta interessando, oltre a Lei, a questa vicenda?
Per come già detto sono in tanti che stanno collaborando: Lions, Rotary, Cittadinanza attiva, l’Ing. Impellitteri, il Prof. Schiavo.
Questi ultimi recentemente hanno scritto al presidente del consiglio Draghi e al Prefetto.
I suoi incontri con il sindaco Filippo Tripoli?
La sera del Venerdì Santo ci siamo incontrati e il sindaco mi ha riferito (riporto del sue parole) “sto risolvendo non voglio parlare adesso per evitare di creare disguidi però ti posso garantire che ho la soluzione e ai primi di maggio la esporrò” non so quali sorprese avremo a maggio e continuo a pensare che questa città sia in balia di tutti e di nessuno, spero tantissimo di essere smentito dai fatti.
Cosa pensa della politica a Bagheria?
Ad essere sincero mi chiedo spesso “dov’è la politica a Bagheria?” E quali sono le funzioni dei nostri rappresentanti locali?
Ha ricevuto sostegno da parte dei nostri rappresentanti nazionali in parlamento?
La città di Bagheria ha espresso quattro rappresentanti nazionali tre deputati ed una senatrice. Non ho notizie di presa di posizione da parte di rappresentanti istituzionali a livello nazionale posso solo sperare che si interessino anche di problematiche di questa importanza per la collettività bagherese.
Cosa occorre per sensibilizzare i bagheresi?
Si dovrebbero informare i cittadini sulla “bontà” di questa realizzazione per alleggerire gli ospedali limitrofi e quindi avere
una risposta più immediata senza grande disagi.
Mi parlava di contatti con il sindaco di Santa Flavia.
Infine devo riportare una telefonata, di qualche giorno fa, che ho ricevuto dal sindaco Sanfilippo di Santa Flavia per farmi gli auguri e mi dice “noi abbiamo ottenuto come comune di Santa Flavia due ettari di terreno che fanno parte dell’agenzia dei beni confiscati alla mafia acquisito con una delibera” questi terreni si trovano di fronte ai campetti di San Marco, al confine con il territorio comunale di Bagheria, praticamente a ridosso di Via Papa Giovanni. Premetto e tengo a sottolineare che non ho problemi se una struttura sanitaria di un certo livello venga realizzata in territorio bagherese o flavese comunque sempre al confine con Bagheria, spero che possa realizzare quanto detto anche con altre attività socio-sanitarie.
Potete approfondire con i seguenti suggerimenti:
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Che dire? Al lodevole impegno del dott. Di Bernardo corrisponde un incomprensibile comportamento dei proprietari di quell’edificio che tra poco sarà un rudere e il silenzio-disinteresse dei rappresentanti istituzionali di questa citta. Da dire però che al disinteresse delle istituzioni cittadine corrisponde il totale disinteresse della maggioranza dei cittadini. E quindi abbiamo i politici che ci meritiamo. Ma la speranza e l’ultima a morire, quindi mi auguro di sbagliarmi clamorosamente e che il sotterraneo lavoro, speriamo, ci porti a dei risultati eclatanti.