Gli amici e colleghi di Filippo Salvi hanno installato una bandiera tricolore a Monte Catalfano ad Aspra dove il 12 Luglio 2007 Filippo ha donato la sua vita per noi nell’adempimento del suo dovere. Una bandiera per non dimenticare Filippo RAM come lo chiamano i suoi amici e colleghi. Una bandiera che diventa preghiera per il nostro angelo Filippo . Grazie . Aspra 20 Maggio 2021
Vediamo chi era Filippo Salvi nel ricordo dei colleghi di Palermo:
Morire per senso del dovere: non vi è migliore definizione per spiegare un fatto doloroso che altrimenti non avrebbe spiegazione. Filippo Salvi è un maresciallo ordinario della Sezione Anticrimine di Palermo. Sempre il primo a lavorare e sacrificarsi, non si smentisce nemmeno nell’ultimo giorno della sua giovane vita. È il 13 luglio quando con altri militari si trova in territorio di Bagheria per un servizio di natura investigativa. L’appuntamento con la morte è un piede in fallo, il ciglio di un burrone sul monte Catalfano, nella zona di Aspra. Scivola, precipita. La routine di un giorno di ordinario pericolo si trasforma in tragedia. [fonte: I Carabinieri.it]
Filippo Salvi, 36 anni. Per noi Carabinieri del ROS era “RAM”, soprannome affibbiato per la sua vasta preparazione nel settore dell’informatica. Era il “polentone” più “terrone” che abbiamo conosciuto. È vero, lui era più siciliano di noi, amava la nostra terra forse più di noi. Rideva sempre, e chiacchierava tantissimo. Litigare con lui era impossibile: quando capiva che il tenore della conversazione diventava rissoso, ti faceva una grossa risata, ti abbracciava e spariva. Era sempre disponibile a risolverci i problemi e ad ascoltarci. La sua giornata era fatta di 38 ore. Nel lavoro era animato da una passione indescrivibile. Innamorato del sole e del mare, un’altra sua grande passione. Anche dentro la bara hai sfoderato un’espressione serena e il tuo bel sorriso quasi a volerci riferire che sei sempre con noi.
Ma adesso noi abbiamo realizzato che nel lavoro e nella vita tu non ci sarai perché hai aperto le ali per recarti dal nostro Dio che ti ha chiamato perché tu sei un buono e lui ha bisogno di te. E per noi il lavoro e la vita non saranno gli stessi. Adesso ci sentiamo soli e incapaci di andare avanti. Sei appena andato via ma già ci manchi tantissimo. Ciao FILIPPO, da lassù guidaci e facci sorridere ancora.
I “fratelli” della Sezione Anticrimine di Palermo
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