Con ordinanza del sindaco si imponeva, a partire dallo scorso 7 giugno, la riapertura della Baia dei francesi dalle 8 alle 20 fino al 31 ottobre. La disposizione sindacale è stata disattesa e fino al momento in cui andiamo in stampa (giovedì 17
giugno), il cancello al civico 9 di via Mongerbino è sbarrato e sembra che addirittura ne sia stato installato un altro sull’altro versante della stradina.
Una residente ha dichiarato nei giorni scorsi sul sito “Ilovepalermocalcio” che una di queste tante strade è quella definita pubblica dall’atto ufficiale Pudm – afferma S. G.– firmato dallo stesso sindaco e non è quella su cui ha emanato l’ordinanza che è appunto privata e i documenti parlano e sono pure facilmente reperibili presso gli uffici comunali di competenza. Quindi, perché non apre quella pubblica invece di accanirsi solo e solamente su una delle tante strade private? Non lo so, ma sicuramente c’è qualcosa di poco chiaro. Qui non si tratta di andare al mare o meno, ma di essere favorevoli ad un’ingiustizia poco chiara e ad un accanimento nei confronti di solo una delle tante strade private quando in realtà esiste già
quella pubblica che, non si sa per quale motivo, non si vuole aprire».
Rimane una situazione di stallo che vede confrontarsi da una parte i proprietari dei villini che insistono sulla strada di accesso, ritenuta proprietà privata e dall’altro i bagnanti che si recano a Mongerbino per accedere alla spiaggia e trovano il
cancello sbarrato. Rimane il fatto che l’ordinanza del sindaco Filippo Tripoli aveva assicurato la fruizione collettiva della spiaggia durante la stagione estiva, come negli anni precedenti e il cancello, al civico numero 9 di via Mongerbino, dovrebbe
essere aperto già da alcune settimane ma rimane chiuso.
Fino a questo momento si è registrato un continuo flusso di bagnanti che, abituati negli anni precedenti ad accedere al mare da quella stradina, si sono ritrovati il passaggio sbarrato ed in alcuni casi, incrociandosi con residenti dall’altra parte del cancello, hanno quasi sempre spiegato la loro versione sui motivi della chiusura dichiarando in alcuni casi anche la possibilità di altri accessi nella zona. Qualche mese fa abbiamo riportato una vicenda raccontata da Pietro Pagano secondo cui, in passato, si poteva accedere con facilità al mare.
“Non è possibile – commentava Pagano – che ad ogni inizio d’estate ci si debba ritrovare con l’accesso a mare sbarrato da
cancelli che possono essere oltrepassati soltanto dai residenti e dai loro amici”. E bene hanno operato per un’intera estate, negli anni 70, alcuni giovani, fra cui appunto il nostro Pietro Pagano, i quali, desiderosi di fare il bagno nella zona di Mongerbino s’inventarono un escamotage: citofonando dai cancelli delle ville chiedevano ai proprietari che venisse loro aperto perché dovevano fare il bagno.
Inizialmente, questi si rifiutavano di aprire ma, minacciati di ricorso ai carabinieri, non solo aprivano per evitare grane ma
raccomandavano ai giovani di pigiare il pulsante di uscita quando dovevano fare ritorno a casa. A questo punto potrebbe considerarsi la possibilità di un censimento di tutti gli accessi al mare della costa bagherese e verificare la possibilità di permettere a tutti di accedere al mare, compreso dal civico numero 9 di via Mongerbino.
Michele Manna
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