Dopo lungo periodo di star lontani a causa della pandemia, il Circolo culturale Giacomo Giardina ha organizzato un incontro in presenza di grande significato culturale e di umana solidarietà nell’arioso giardino di villa Coglitore-Galioto. L’artista Giovanni Varisco ha donato una delle sue famose pietre scolpite a Giusy Fabio, vice presidente nazionale dell’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica (AISF Onlus), che sarà messa all’asta onde reperire fondi a supporto di progetti a favore di coloro che soffrono di fibromialgia, una malattia che si caratterizza per il suo elevato impatto sociale.
La fibromialgia è una infermità reumatica cronica e invalidante, caratterizzata da dolori e problemi muscolari diffusi, associati ad affaticamento, rigidità, insonnia e a tanti altri sintomi che purtroppo affliggono tutto il corpo. Di questa malattia, nonostante sia sempre più presente soprattutto nel mondo femminile, non si conoscono esattamente le cause e spesso viene sottovalutata. Si tratta, purtroppo, di una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce circa due milioni di italiani.
Ora AISF ONLUS, che è un’associazione senza fine di lucro, è nata con lo scopo di favorire una corretta conoscenza della sindrome fibromialgica anche al personale sanitario che spesso non conosce o sottovaluta il problema. Il denaro ricavato dalla vendita all’asta della scultura di Giovanni Varisco, insieme ad altri fondi, compreso il 5 per mille, raccolti grazie alla catena di solidarietà umana, servirà quindi per la realizzazione di vari progetti dell’Aisf, primo fra tutti quello relativo al
monitoraggio per i pazienti. Il gesto generoso di Varisco ha raccolto il plauso del Circolo Giardina di cui lo scultore fa
parte nella veste di dirigente, del presidente Giuseppe Bagnasco, della vice presidente Paola Galioto, che ha messo a
disposizione la sua villa, e dei soci del noto sodalizio bagherese.
Con la dottoressa Giusy Fabio, che cinque anni fa ha fondato la sezione AISF bagherese di cui è pure referente, c’era pure la
responsabile di tale sezione, la dottoressa Romana Franzone, alter ego della prima, che è costretta ad assentarsi di
frequente per impegni all’Unità Operativa di Reumatologia del “L. Sacco” di Milano e, in veste di testimonial, per divulgare in
tutta Italia la conoscenza di una malattia ancora in parte sconosciuta.
Bella persona, Giusy Fabio, capace di coinvolgerti al massimo e di farti capire la gravità di un morbo che, come è stato constatato di recente, ha cominciato a colpire anche uomini e giovani. Affabulatrice serena, sorridente, disponibile, non immagini lontanamente che, affetta lei stessa da fibromialgia, sia attanagliata da dolori continui che l’affliggono in tutto il corpo e che, tanto per gradire, è costretta a sopportare anche il peso di un’altra grave patologia, la sindrome di Behçet. È questa una malattia rara di origine autoimmune che provoca un disordine infiammatorio multi sistemico recidivante e coinvolge i vasi sanguigni di piccolo e grande calibro. Quale migliore e più credibile testimone di questa donna quindi, portatrice lei stessa di malattie che vive sulla sua pelle, eroina del nostro tempo? Grazie a lei, a Romana Franzone e ad altre persone che con spiccato spirito di volontariato si battono affinché sia reso meno pesante la qualità di vita del paziente di fibromialgia, si spera che presto “un algoritmo standardizzato, volto ad una gestione strutturata e organica della malattia, venga a sostituire l’attuale approccio al paziente fibromialgico spesso dettato da scelte mediche individuali”.
“A nome dell’Aisf e di tutti i pazienti fibromialgici – ha di chiarato Giusy Fabio – ringrazio lo scultore bagherese Giovanni Varisco che grazie alla sua arte e alla sua generosità d’animo contribuirà ad alleviare il peso dei nostri problemi”. Varisco, fecondo promotore di manifestazioni di generosa solidarietà che gli hanno fatto acquisire notorietà nel contesto sociale oltre che nel mondo dell’arte, si è dichiarato felice che un prodotto della sua arte possa servire ad alleviare le sofferenze
della gente. La grossa pietra, una delle tante “ciache” figlie di Madre Terra, raccolte da Varisco e difficili da modellare per via
della loro densità e imprevedibilità, è bella e si presenta multimmagini, com’è nello stile dell’artista.
Intitolata “La speranza” e fatta segno a varie fantasiose interpretazioni da parte dei presenti, vi sono scolpiti i volti di una donna pensierosa, di un uomo sicuro di sé e di un giovane. Tutti in attesa di un domani migliore.
Giuseppe Fumia
(fotoservizio Nino Bellia)
Informazioni utili
Per chi volesse sapere di più sulla Fibromialgia e per iscrizioni basta collegarsi a scrivere a:
L’Aisf a Bagheria ha sede in via Cherubini n.10
a Palermo all’Ospedale Buccheri la Ferla
Referente pazienti:
Giusi Fabio cell. 3277964486 mail: aisfbagheria@libero.it…
La Sezione Aisf di Bagheria-Palermo dipende dalla sede
nazionale dell’Aisf () che ha sede a Milano nel “Polo Ospedaliero
Luigi Sacco”.
Il punto di incontro e di ascolto si trova in Bagheria, nel Poliambulatorio Asp, via Mattarella, 82 ed è disponibile ogni giovedì dalle ore 16:00 alle ore 18:00. Il referente per i pazienti è la Sig.ra Giusi Fabio, vicepresidente AISF ODV
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