La memoria è il segno più evidente di una comunità matura. Perché se si vuole guardare al proprio futuro con responsabilità e coesione, non si può abbandonare il ricordo di coloro che per quel futuro si sono sacrificati. È questa l’immagine che sembra nascere dall’iniziativa del gruppo consiliare “SiAmo per la Città”, che di recente ha presentato una mozione per intitolare una via o una piazza del Comune di Bagheria al Maresciallo Capo Antonino Aiello, il carabiniere
bagherese del contingente italiano in Bosnia che, nello svolgimento di una missione umanitaria, ha perso la vita la mattina del 17 novembre 2005 lungo la strada che conduce sulla statale M17 Sarajevo-Mostar.
Una proposta mandata avanti da un gruppo politico, certo, ma non per questo priva di quella genuinità che contraddistingue un sentimento autentico di gratitudine e amore per la propria comunità, visto che – come ci viene spiegato
dai consiglieri di “SiAmo per la Città”, Anna Zizzo e Andrea Sciortino – l’idea nasce soprattutto da un recente commento
rilasciato dai familiari di Aiello.
Spiegano i due consiglieri: “abbiamo deciso di accogliere l’appello accorato dei parenti del Maresciallo Capo Aiello, che giustamente si rammaricano del fatto che, a 16 anni dalla scomparsa, Bagheria non abbia ancora fatto nulla per
commemorare degnamente un cittadino morto con onore . Così, siamo fieri di poterci attivare in questa direzione, senza doppi fini o strumentalizzazioni. Infatti, non conoscevamo personalmente i familiari del Maresciallo Capo e perciò, prima di mettere in pratica l’iniziativa, abbiamo ritenuto opportuno metterci in contatto, riscontrando fin da subito il loro consenso.”
L’impegno che il gruppo consiliare ha offerto per la causa, inoltre, assume un rilievo ancora più prominente e per certi aspetti toccante, se ricordiamo che lo stesso Andrea Sciortino, consigliere di “SiAmo per la Città”, è un militare dell’esercito.
Dare il proprio contributo alla questione, dunque, può apparire maggiormente doveroso agli occhi di chi vive in prima persona il senso di appartenenza alla divisa e lo spirito di servizio alla patria. Ma questo, d’altra parte, è un sentimento condiviso da entrambi i consiglieri: “abbiamo ritenuto di non poterci tirare indietro i fare la nostra parte, visti i principi
che ispirano la nostra azione politica. Ricordare un nostro concittadino morto con onore è un dovere di tutti quanti noi.”
Da un punto di vista puramente fattuale, per di più, dovrebbero esserci le condizioni per sperare in una risposta positiva, poiché la mozione del gruppo “SiAmo per la Città” non sembra affatto incoerente con quanto messo in pratica finora dall’amministrazione comunale bagherese. Sono state frequenti, infatti, le iniziative finalizzate all’intitolazione di spazi urbani. Pertanto, si è già dimostrata una buona inclinazione a questo genere di interventi, come viene ancora dichiarato dal
gruppo consiliare che ha preso in mano la questione: “dopo aver dedicato vie ed inaugurato panchine, il minimo che si possa fare è ricordare un servitore dello Stato.”
Una richiesta più che condivisibile, dunque, quella avanzata allo scopo di ricordare una delle più eccellenti figure bagheresi, del cui impegno e sacrificio il nostro intero Paese ha potuto beneficiare. La memoria è il minimo con cui una cittadinanza riconoscente possa ricambiare il pagamento di un prezzo così alto. Speriamo vivamente che queste iniziative producano risultati in tempi rapidi, nell’augurio che Bagheria possa al più presto offrire il giusto tributo all’onore del Maresciallo Capo Aiello, permettendo di alimentarne quotidianamente il ricordo.
Gioacchino D’Amico
Potete approfondire con i seguenti suggerimenti:
Scopri di più da BagheriaInfo.it
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.