Un reato spesso non denunciato dalle vittime per lo più anziane, che per timore di ritorsioni preferiscono tacere, ma questa volta la ben nota “truffa dello specchietto”, per via della resistenza della vittima al pagamento dell’ingiusta richiesta di denaro, è degenerata in estorsione.
Questo quanto accaduto, lo scorso mese di giugno, ad un 70enne di Baucina vittima dell’azione di un uomo proveniente dalla provincia di Siracusa, che sicuro del facile ed illecito guadagno simulava un sinistro stradale, inseguendo e obbligando a fermarsi il malcapitato in un luogo isolato, pretendendo un ingiusto e immediato risarcimento in denaro per un sinistro stradale mai avvenuto e costringendo altresì il pensionato a prelevare al bancomat la somma di denaro da farsi consegnare.
Nonostante anche in questa occasione l’anziano per timore di ritorsioni avesse omesso di denunciare il fatto, l’attività informativa dei Carabinieri della locale Stazione permetteva di venire a conoscenza dei fatti e di rintracciare, avvicinare e rassicurare la parte offesa che collaborava denunciando l’accaduto.
Le indagini dei militari hanno permesso di individuare l’autore del reato, 36enne, originario del siracusano, già noto alle Forze dell’Ordine per fatti analoghi che, destinatario di Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Termini Imerese, dovrà rispondere di estorsione aggravata in quanto commessa in danno a soggetto ultrasessantacinquenne.
L’arrestato si trova ora presso la casa circondariale “Antonino Burrafato” di Termini Imerese in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
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