Sono ripartite le procedure per lo spostamento del consultorio familiare in una sede più idonea. L’ASP, l’azienda sanitaria provinciale, ha ri-approvato il progetto esecutivo per i lavori di adeguamento normativo per il consultorio familiare previsto presso la sede di via Dante 70, bene confiscato alla mafia, messo a disposizione dal Comune di Bagheria.
Ad aprile scorso l’ASP comunicò all’Ente che l’appartamento confiscato, sito al secondo piano di via Dante, non era idoneo per accogliere il Consultorio. L’attuale amministrazione si attivò per poter dare un sede adatta al servizio sanitario in questione. Lo scorso 20 aprile fu eseguito un sopralluogo da tecnici ASP e comunali al fine di verificare l’idoneità dei due appartamenti del primo piano, anche essi beni confiscati, che accoglievano il Polo Infanzia.
Il polo infanzia, di contro, potrà essere spostato negli immobili delle Politiche Sociali a piano terra, dove era presente la polizia municipale recentemente trasferitasi in via papa Giovanni XXIII.
Recentemente una delibera giuntale, la numero 102 del 7 maggio scorso, ha concesso, in comodato d’uso gratuito, all’ASP di Palermo gli appartamenti del primo piano più idonei per il Consultorio.
Il 3 agosto scorso l’Asp ha riapprovato il progetto esecutivo per i lavori per il consultorio che avrà dunque sede al primo piano e a settembre inizieranno i lavori.
Il Polo infanzia, che è attivo e lavora dal 1 settembre scorso, sarà operativo presso i locali risistemati e adattati delle Politiche sociali in stretta sinergia con il servizio sociale professionale.
Con la delibera del 3 agosto scorso è stato inoltre nominato il direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 265.836,21 euro cui si aggiungeranno altri 124.964,63 euro costi a carico di ASP.
La realizzazione del nuovo consultorio a Bagheria contribuisce a soddisfare i bisogni di salute materno infantile, rafforzando anche la rete consultoriale regionale.
Sarà compito del Comune che ha già destinato i due immobili, di procedere ad adibire a parcheggio, un posto auto per i disabili o le mamme in attesa, nei pressi dell’ingresso dell’edificio.
Il Comune dovrà anche eliminare tutte le possibili barriere architettoniche per disabili affinché si possa comodamente accedere al consultorio.
La nuova sede potrà contare sulla presenza oltre che dei ginecologi, anche di uno psicologo, un assistente sociale, un pediatra, ostetrica e un unità infermieristica o, in alternativa, un assistente sanitario.
La sala d’aspetto dovrà essere dotata di almeno 10 posti a sedere, spazio accoglienza/segreteria, stanza assistente sociale, stanza psicologo, stanza ginecologo, stanza ostetrica, ambulatorio ostetrico/ginecologico ed uno spazio per attività di gruppo con almeno 15 posti a sedere
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ufficio stampa
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