Nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia” si terrà martedi 10 Agosto 2021 l’iniziativa dal titolo “riflessioni sotto le stelle a Pizzo Cannita”. La visita sarà guidata da Angelo Cutaia.
Dopo la presentazione di Maria Giammarresi, Presidente BCsicilia Sede di Bagheria, e di Francesco Giannone, Presidente Associazione culturale KPONIA, è previsto l’intervento di Giovanni Giannone del Comitato “Utopia”. La guida della passeggiata sarà Giuseppe Giglio dell’Associazione culturale KPONIA.
L’appuntamento è alle ore 18,30 davanti Chiesa B.V. del Carmelo in Via Nazionale, 220 a Portella di Mare (Misilmeri). L’iniziativa è organizzato da BCsicilia e dall’Associazione culturale KPONIA. E’ necessaria la prenotazione. Per informazioni: Email: bagheria@bcsicilia.it. Tel. 3394121267 – 3386175085 Fb: BCsicilia Bagheria – Tw: BCsicilia.
Il Cozzo Cannita è un piccolo rilievo calcareo che costituisce uno snodo orografico a cerniera tra la valle dell’Eleuterio e l’ultimo lembo della Conca d’Oro, verso sud-est. Nonostante la sua modestissima altezza (appena 208 metri sul livello del mare), esso riveste un’importanza straordinaria sotto diversi profili:geologico, paleontologico, archeologico, paesaggistico.
Sulla parete nord del pizzo si apre una profonda grotta che negli anni trenta ha restituito, grazie al Fabiani, una enorme quantità di ossa fossili (tra cui scheletri completi di Elefanti e Ippopotami “nani”) ora al museo di Padova e di Ferrara e al museo Gemmellaro di Palermo, nonché ossa di cervi, leoni, iene e numerosi altri animali. I versanti sud e ovest, molto più dolci, ospitano i resti di una città punica a cui qualche studioso attribuisce il nome di Kponia o Cidonja. Numerosi reperti archeologici si trovano al Museo Salinas di Palermo che, nelle sue prime sale, mostra due grandi sarcofagi antropoidi marmorei di splendida fattura.
Di recente su uno dei suoi tre “pizzi” è stata messa a dimora una enorme croce (illuminata nelle ore notturne) visibile anche da Palermo, cosa che testimonia dell’importanza strategica e storica di tale luogo che costituisce uno dei fondamenti identitari e socio culturali dell’immaginario collettivo delle popolazioni residenti ai suoi piedi e non ci riferiamo solamente agli abitanti della vicina borgata di Portella di Mare ma anche di Misilmeri, Ficarazzi, Villabate.
Sia dalla Croce che dal piano antistante la grotta è possibile godere la vista del golfo di Palermo, di una parte della città, di Monte Pellegrino, del canyon entro cui scorre il tratto finale del fiume Eleuterio edi tutto il territorio pianeggiante che un tempo sosteneva i migliori agrumeti della zona tra Ciaculli e Bagheria. Una riflessione sulla bellezza del paesaggio, dei luoghi e sullo stato di degrado dell’ultimo lembo della Conca d’Oro, ormai preda di un’insultante bruttezza che, comunque, è ancora mitigabile.
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