Le carte sono probabilmente il gioco da tavola più diffuso al mondo. Realizzate in carta, in carta plastificata o in plastica, ne esistono di diversi tipi, con diverse forme e sono riunite in diversi mazzi. Solitamente sono rettangolari, ma in India, in particolare, se ne trovano anche di forma rotonda. Hanno una grandezza tale da essere maneggiate comodamente, ma ne esistono anche di piccolissime, o di molto grandi. Si prestano a un’infinità di giochi differenti, e non solo. Sono utilizzate anche dagli illusionisti e dai cartomanti. I mazzi di carte più rari e pregiati sono ricercati da migliaia di collezionisti di ogni parte del mondo, disposti a spendere anche grandi cifre per acquistarli.
Le carte hanno rappresentato una parte importante della socialità di diverse epoche, per diversi popoli. Intorno a queste si è creata una vera e propria cultura, ricca e multiforme. Non conosciamo con esattezza l’origine di questo gioco. Secondo alcuni studiosi, la loro comparsa è riconducibile all’invenzione della carta stessa. I cinesi nel X secolo d.C. iniziano a utilizzare questo materiale per produrre oggetti di uso comune e cartamoneta. Le prime banconote prodotte sono divise in differenti “semi” e si prestano bene quindi non solo come mezzo di compravendita, ma anche come gioco. Sono allo stesso tempo, sia lo strumento con cui giocare, che la posta in gioco.
Nei secoli queste carte hanno vissuto una lunga evoluzione. Non è chiaro come siano arrivate in Europa. Secondo alcuni, è stato l’esploratore veneziano Marco Polo a portarle per la prima volta nella sua città natale, dopo il suo lungo viaggio nel Catai. Secondo ipotesi storicamente più accreditate, il gioco delle carte ha avuto fortuna presso i persiani e gli arabi, per arrivare poi in Europa attraverso scambi commerciali e conquiste militari, di cui oggi in Sicilia abbiamo ancora tante testimonianze.
Il gioco delle carte ha avuto presto grande fortuna nel Vecchio Continente. Arriva nei porti e nelle taverne. Raggiunge le corti di principi e di signori, appassiona dame e militari. In ogni regione d’Europa si diffondono così diversi mazzi di carte. Nel Bel Paese questo gioco incontra una grandissima fioritura.
In particolare, nell’Italia del XVI secolo si diffondono le carte di tipo spagnolo. Queste avranno grandissima fortuna nella Sicilia sotto la dominazione spagnola. Quando parliamo di carte spagnole, ci riferiamo a quei mazzi di carte i cui semi sono coppe, denari, bastoni e spade. Questi quattro simboli sono riconducibili all’organizzazione della società feudale: i bastoni rappresentano i contadini, i denari i mercanti, le spade i guerrieri e le coppe il clero. Le carte siciliane si sviluppano su questa base, con delle particolari variazioni.
Il mazzo delle carte siciliane è composto da 40 carte a figure intere. Le dimensioni di queste carte sono più piccole rispetto ad altre carte di tipo spagnolo. Le siciliane misurano infatti 51×82 mm. Probabilmente questo mazzo è un derivato del Tarocco Siciliano. Rispetto alle carte spagnole diffuse tradizionali, nel mazzo siciliano i bastoni vengono chiamati “mazze”, i denari “oro” o “aremi”. Il fante viene sostituito dalla donna. Il re di denari prende anche il nome di “matta” e svolge un ruolo particolare nel cucù e nel sette e mezzo. Sul 3 di denari è rappresentata la Trinacria. La tradizione dei mastri cartai si tramanda di generazione in generazione, mantenendo inalterate le figure del mazzo. Tuttavia, nel corso del tempo le figure delle carte siciliane sono cambiate, soprattutto in base a eventi storico-politici cruciali. Basti pensare che dopo l’unità d’Italia, nei mazzi di carte siciliane trovavamo Giuseppe Garibaldi nel ruolo di cavallo di bastoni, nel cinque di denaro la figura di Vittorio Emanuele II.
Il rapporto con il gioco è cambiato molto negli ultimi tempi. Oggi i giochi da casinò sono sempre più accessibili, grazie alla diffusione di nuove piattaforme online, che presentano una grandissima offerta di giochi ottimizzati per ogni tipo di dispositivo, smartphone, computer, tablet, e non solo. Il gioco diventa un modo per intrattenersi durante la giornata, anche nei più brevi momenti di pausa o d’attesa. Si avvicinano al gioco sempre più persone, di ogni sesso e provenienza sociale.
In questo contesto la tradizione delle carte siciliane non tramonta, ma anzi, vive nuove vite. Le carte siciliane restano nei locali pubblici, nelle case private, e non solo. Designer e stilisti riprendono le loro figure per creare nuovi prodotti. Negli ultimi decenni le carte siciliane sono diventate delle vere e proprie icone della sicilianità.
Articolo redazionale.
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