Licatini: “Confidavo nella collaborazione di Comune e cittadini”. È un quadro sconfortante quello che emerge dall’azione vandalica commessa da ignoti nelle acque di Capo Zafferano.
Nei giorni scorsi, il corridoio di boe posizionato per salvaguardare la qualità del mare e del tratto costiero, è stato abusivamente rimosso, con ogni probabilità per consentire alle imbarcazioni di accedere al golfo senza limiti e in modo incontrollato. Le boe erano state piazzate nell’ambito dell’iniziativa, giunta quest’anno alla sua terza edizione dell’onorevole Caterina Licatini.
Una precauzione, quella delle boe, da non prendere sotto gamba. Non tutti sanno che il fondale di Capo Zafferano ospita una rigogliosa Prateria di Posidonia, la cui conservazione è indispensabile per mantenere inalterati gli equilibri ambientali della costa siciliana.
Grande rammarico da parte dell’onorevole Licatini, che afferma: “L’istallazione del corridoio di boe, mirava a tutelare il golfo in vista dell’istituzione dell’area marina protetta, invogliando i cittadini a un maggiore rispetto per le nostre ricchezze naturali. Fa male vedere come in molti casi la cultura dello svago incontrollato prevalga sulla cultura dell’ambiente.
Mi sarei aspettata un maggior controllo soprattutto da parte dell’amministrazione comunale di Santa Flavia, in quanto beneficiaria della mia donazione. Mi rattrista che il Comune, invece, si sia voltato dall’altra parte”.
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