In scena nell’incantevole Villa Sant’Isidoro de Cordova, ad Aspra (Bagheria), la mostra collettiva di pittura, scultura e artigianato “Le ali della nobiltà”, a cura di Mauri Lucchese, ideata e organizzata dall’associazione CreArt Eventi APS di Monreale, da domenica 14 a domenica 21 novembre.
Una rassegna ispirata al gusto, alla leggerezza e all’eleganza che da sempre hanno contraddistinto la nobiltà siciliana, immersa tra raffinati svaghi, nelle corti settecentesche. “Gli artisti in mostra si cimenteranno nel far rivivere un tempo ormai lontano, pur rimanendo ancorati ai ricordi che sono parte della nostra cultura e storia”, dichiara Lucchese.
Un corteo storico, in abiti medioevali, con balli celtici, a cura dell’associazione TE.MA (Nel segno di Guglielmo II) guidata da Salvatore Giaconia arricchirà la giornata di inaugurazione prevista per domenica 14 novembre alle ore 11.00. “Un evento unico e originale, per ripercorrere un periodo storico, caratterizzato da fatti e misfatti, in un’importante sinergia con un grande appassionato di pittura settecentesca, quale il maestro Lucchese”, dichiara Cinzia Macaluso, presidente di CreArt Eventi.
Tra le opere in mostra, non solo creazioni pittoriche, ma anche opere artigianali come il chiaccherino, il crochet e bijoux, per richiamare la moda del tempo. L’esposizione sarà visitabile fino a domenica 21 novembre. Per informazioni telefonare al 339 1150759. Previa prenotazione sarà possibile visitare il piano nobile di Villa Sant’Isidoro de Cordova.
VILLA SANT’ISIDORO DE CORDOVA
La Villa è databile al 1648, quando la nobiltà palermitana si trasferì in villeggiatura nella piana di Bagheria. Da uno scalone monumentale si accede ad uno studio e due camere da letto, dalle decorazioni in stucco. Nell’ala ovest ci sono gli ambienti di rappresentanza, uno studio con i ritratti degli antenati di famiglia e il soffitto decorato a tempera, il grande salone pavimentato con quadrelle in terracotta smaltata e la Sala delle Armi, con varie collezioni, tra cui una raccolta di monete e banconote. Delle porte lignee a foglia d’oro e pitture policrome, collegano gli ambienti tra loro. Nelle ultime tre stanze: una collezione di camere oscure, macchine fotografiche e cineprese, giocattoli d’epoca e fumetti, prima di arrivare ad un’esposizione di abiti, cappelli, calzature e accessori e alla terrazza panoramica. Nel blasone dipinto sul soffitto della prima stanza, sono leggibili i nomi delle famiglie Del Castillo, De Cordoba, Mastrilli e Paternò, che hanno abitato la Villa.
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