La strada per trasportare i rifiuti fuori dalla Regione Sicilia sembra ormai tracciata. Le discariche sono al collasso e si va avanti con provvedimenti di emergenza che, prima o poi, non potranno essere ulteriormente emanati.
Il caso di Catania e della discarica di Lentini è emblematico, cosi come lo era stato la discarica di Bellolampo a suo tempo. Le discariche siciliane, tra private e pubbliche, non hanno più la capacità di bancare rifiuti. Sono tutte oltre il limite massimo o quasi.
Le alternative nell’isola non ne abbiamo. Gli inceneritori sono stati bloccati. La raccolta differenziata fa i primi passi, ma gli impianti di recupero nell’isola non sono adeguati. Basti pensare agli impianti di trattamento dei rifiuti umidi.
Quindi, la Regione ha emanato delle direttive per chiedere alle SRR di organizzarsi per il trasporto dei rifiuti fuori dall’isola e mette a disposizione 45 milioni di euro. Cifre che non garantiscono ai comuni la copertura dei costi con inevitabili ricadute sulle tasche dei cittadini. Almeno cosi la pensa il sindaco di Catania.
Attualmente nemmeno un chilogrammo di rifiuti è andato fuori dai confini, ma sembra solo una questione di tempo.
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