A Bagheria si torna a parlare di assistenza igienico-sanitaria e di servizi integrativi per i ragazzi con disabilità nelle scuole. Una vicenda tumultuosa dalle mille ramificazioni, che ha acceso il dibattito politico e generato non pochi disagi. Eppure adesso, a distanza di circa un anno da quel parere del CGA con cui tutto ha avuto inizio, l’amministrazione resta ferma nelle sue decisioni: neanche quest’anno, infatti, saranno presenti nel bilancio del Comune i fondi per l’erogazione dell’assistenza igienico personale agli alunni con disabilità.
A riferircelo è il consigliere del gruppo “SiAmo per la Città” Anna Zizzo: “anche quest’anno non è stata inserita nessuna somma in
bilancio per l’assistenza igienico personale negli istituti scolastici, e dunque l’amministrazione bagherese conferma che non garantirà il servizio, aderendo al parere del CGA che attribuisce questo compito direttamente alle scuole. Francamente, ritengo che la questione sia tutt’altro che chiusa. Altrimenti, non si capirebbe come mai altri comuni siciliani stanno garantendo il servizio con risorse proprie. Il parere del CGA non è una legge che abroga le normative Regionali vigenti, le quali prevedono che l’erogazione del servizio spetta alle Città Metropolitane, ai Comuni e ai liberi consorzi.”
Una questione che sembra ormai destinata a restare impigliata nell’irriducibilità dell’amministrazione bagherese, ormai evidentemente decisa a perseguire l’indirizzo per cui il servizio assistenziale in questione debba far capo alla scuola, tramite il
personale ATA già in forza agli istituti. Tuttavia, a tutta questa storia già ampiamente dibattuta nel corso dei mesi precedenti, si è aggiunto un ulteriore aspetto: quello dei cosiddetti servizi integrativi, aggiuntivi e migliorativi per gli alunni con disabilità.
“La Regione Siciliana” spiega a tal proposito il consigliere Zizzo “ha adottato una delibera con cui, pur facendo salvo il parere del CGA riguardo all’assistenza igienico-sanitaria, afferma che è comunque compito del Comune garantire i servizi integrativi, aggiuntivi e migliorativi.” Un’indicazione, questa, che il Comune di Bagheria avrebbe effettivamente recepito, annunciando l’imminente avvio di questi servizi nelle scuole e, dunque, ammettendo pacificamente di doverne garantire l’erogazione.
“È qui che sta il paradosso” continua Zizzo “perché, pur essendo stato addirittura annunciato che il Comune di Bagheria era il primo in Sicilia a far partire i servizi integrativi per alunni con disabilità, in realtà questi stessi servizi – che non sostituiscono l’igienico-sanitario – non sono ancora partiti.” Secondo quanto ci viene riferito dal Consigliere Zizzo, si starebbe attendendo che i dirigenti scolastici predispongano i bandi per l’affidamento dei servizi.
Una pretesa, afferma il consigliere d’opposizione, che ha dell’assurdo: “sono stata contattata da alcuni presidi, che si sono lamentati
del fatto che l’amministrazione ha chiesto loro di predisporre i bandi di gara. Il che non ha assolutamente senso. Lo stesso Comune ha ammesso che è sua competenza far partire i servizi integrativi, come stabilito dalla Regione. Adesso non c’è nessun parere del CGA dietro cui trincerarsi, come per l’igienico-sanitario. Piuttosto, c’è un’evidente difficoltà nel recepimento delle linee guida regionali per l’erogazione dei servizi integrativi, ma questi sono problemi che non si possono far ricadere sulle scuole. Invece, sembra che stia accadendo proprio questo: e cioè si sta tentando di addossare le responsabilità agli istituti scolastici.”
L’annosa questione dei servizi di assistenza agli alunni con disabilità, da questo punto di vista, sembra che non si traduca più soltanto nella confusione delle competenze di Scuola e Comune per l’igienico-sanitario. Il tutto, infatti, pare incontrare ulteriori ostacoli anche sul fronte dei servizi integrativi, aggiuntivi e migliorativi, in particolare per quanto riguarda la predisposizione del bando di gara per il
loro affidamento.
“I servizi integrativi, aggiunti e migliorativi devono assolutamente partire” conclude il consigliere Zizzo “come detto, non siamo alle prese con un problema di risorse ma con un problema di applicazione di linee guida regionali. Una difficoltà che adesso l’amministrazione vuole far ricadere sui dirigenti scolastici.
Questo è davvero inaccettabile. A breve, anzi, valuterò la possibilità di promuovere delle iniziative di protesta pacifica contro questa situazione.”
Gioacchino D’Amico
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