“Abbiamo appreso dai giornali delle determinazioni, se pur informali, della Giunta regionale in merito alla definizione dell’iter legislativo inerente alle disposizioni istitutive le zone franche montane in Sicilia. Il governo regionale intenderebbe destinare parte dei fondi della programmazione extra regionale per la copertura della misura di politica economica, approvata all’unanimità dall’Assemblea Regionale Siciliana il 17 dicembre 2019.
Attendiamo di incontrare martedì prossimo l’assessore Armao per meglio comprendere il percorso che ha prospettato al Presidente e ai colleghi della Giunta, che pare sia condiviso e se – cosa più importante – è compatibile con la formulazione che gli Uffici della Ragioneria Generale dello Stato hanno delineato, interpretando le aspettative della Commissione Finanze e Tesoro del Senato e della Sottosegretaria al MEF, on.le Alessandra Sartore, delegata dal Governo a seguire la materia.
A tal proposito il senatore Luciano D’Alfonso, presidente della VI Commissione del Senato, in una accorata nota (10/11/2021) – sottoscritta anche dai colleghi Fenu e Di Piazza – aveva raccomandato al presidente Musumeci di tenere in considerazione le indicazioni suggerite dal MEF.
Tali indicazioni porterebbero alla calendarizzazione, a strettissimo giro, del voto nei due rami del Parlamento che, se favorevole (cosa di cui non dubitiamo), darebbe il via libera alla prima legge di prospettiva dell’ARS approvata in questa Legislatura e permetterebbe agli operatori economici, che ancora resistono nelle Terre alte di Sicilia, di guardare al futuro con fiducia.
In caso contrario l’iter legislativo, in corso al Senato, subirebbe una inaccettabile battuta di arresto. Apprezziamo l’impegno del Governo di volere definire questa annosa questione che si protrae da oltre 2429 giorni, tuttavia siamo preoccupati che le buone intenzioni della Giunta non sono coerenti con le decisioni assestate – in merito alla fiscalità di sviluppo – della Corte di Giustizia europea, ovvero, che l’approvvigionamento finanziario della Legge non sia statale ma regionalista. Concetto chiaramente evocato in un’altra nota (22/11/2021) inviata dal senatore D’Alfonso al presidente Musumeci.
Inoltre ci poniamo una domanda. Ai piccoli artigiani e commercianti, che ancora resistono nelle aree ignote dell’Isola, servirà acquistare beni strumentali, – magari indebitandosi con le Banche – in questo drammatico periodo storico, per ottenere il credito d’imposta?”
Lo dichiara Vincenzo Lapunzina, presidente dell’Associazione zone franche montane Sicilia e Coordinatore regionale del Comitato ZFM, composto dai sindaci dei Comuni interessati alla norma e dall’associazione ZFM.
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