La triscele o triskelis è un antico simbolo, formato da 3 spirali unite in un punto centrale, solo successivamente rappresentato con un essere con tre gambe. Custodisce molteplici e profondi significati, legati alla mitologia, ripresi da altre culture nel corso della storia. Alcuni storici sostengono che si tratti del simbolo celtico, altri parlano della tradizione orientale indoeuropea. Un movimento ciclico e quindi eterno, che nasce e muore in eterno, distruggendosi e rigenerandosi, ruotando su se stesso.
La triscele, già diffusa sulle monete di paesi orientali dell’antica Grecia, apparve per la prima volta anche in Sicilia sulla monetazione siracusana del III secolo a.C. Nel corso dei secoli divenne l’emblema geografico dell’isola e fu adottata dal Parlamento Siciliano come parte integrante della bandiera siciliana, dove è stata posta al centro della bandiera, “una triscele color carnato, con il gorgoneion e le spighe. Il drappo ha gli stessi colori dello stemma: rosso aranciato e giallo”.
Lo stesso simbolo lo troviamo sulla bandiera dell’Isola di Man, alla quale la triscele è stata associata almeno dal XIII secolo. La grande somiglianza tra la triscele siciliana e quella dell’Isola di Man è stata oggetto di molte discussioni per diversi secoli. La presenza dei normanni in Sicilia, comunque, chiarisce in parte la somiglianza delle due bandiere. La triscele è presente anche negli stemmi di
varie dinastie nobili d’Europa. Un dato sorprendente, ancor più interessante è la presenza di questo simbolo sulla bandiera della piccola lontana provincia siberiana Ust-Orda Buryat Okrug.
MARIA SVIRIDENKO per “L’Indipendente”
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