“Forse al Comune di Santa Flavia non interessa risolvere un problema grave, dannoso e costoso come quello del suo depuratore, ma di fatto gli immotivati ritardi dell’amministrazione flavese stanno ostacolando l’iter di adeguamento dell’impianto. Un’inerzia che volta le spalle a cittadini e ambiente, e che trascura il danno economico che subiamo giornalmente”.
Ad affermarlo la deputata Caterina Licatini, promotrice dell’inchiesta in Commissione Ecomafie sul trattamento delle acque reflue in Sicilia che aggiunge: “È ormai da più di un mese che attendiamo che il Comune fornisca al Subcommissario alla depurazione il progetto aggiornato, documenti indispensabili per procedere con i lavori di messa a norma dell’impianto.
Siamo riusciti a ottenere il commissariamento del depuratore e a riattivare i fondi regionali che erano bloccati da 10 anni grazie a un lavoro lungo e complesso. Adesso il vergognoso atteggiamento dell’amministrazione impedisce di andare fino in fondo rapidamente. È una mancanza di rispetto non solo verso i cittadini che hanno diritto a un servizio pubblico efficiente, ma anche verso l’entità del disastro ambientale e del danno economico”
In proposito il sindaco Sanfilippo precisa: “La scorsa settimana ho trasmesso tutti i documenti e dopo un ulteriore confronto col vice commissario al depuratore Costanza al quale riponiamo la massima fiducia per il lavoro svolto e per quello che seguirà, sono certo che lo stesso sarà in grado di attuare tutte le procedure necessarie nel minor tempo possibile per la realizzazione del depuratore, nato da un progetto di qualche anno fa. Resto sempre aperto ad un confronto con l’on. Licatini per spiegare i motivi di eventuali ritardi se così possiamo definirli”.
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