A farci nuovamente da dimora la cartoleria “Carto Aliotta” di Aliotta Francesco Paolo, cittadino bagherese che insieme alla moglie Ina
Gagliano, si sono ben spesi per la promozione artistica e culturale del paese; a ricordarlo, infatti, l’ultima attuale collocazione di una panchina rossa per rimembrare la giornata dedicata alle donne, ubicata nell’area da loro dedicata a Renato Guttuso, dove sorge un murales e una stele dedicata al pittore bagherese.
L’artista autodidatta, Salvatore D’amaro si mostra emozionato e voglioso di raccontarci la sua arte, non tardano così ad arrivare le domande:
Come nasce la sua passione per l’artigianato?
Ho sempre avuto la passione per gli alberelli bonsai, ma per mancanza di tempo, pur avendone acquistati diversi, purtroppo morivano perché non riuscivo a mantenerne cura. La nascita di queste riproduzioni in rame è avvenuta durante il lockdown, la mancanza di attività da fare mi ha spinto alla produzione artistica, dopo aver visionato dei video spiegazione, mi sono cimentato nella produzione e ho cominciato ad intrecciare fili di rame. Non sapendo da dove poter ricavare del rame, ho preso un prolungo, l’ho tagliato e così ho cominciato in maniera vera e propria la mia produzione di alberelli bonsai in rame.
Inizialmente non credevo potessero interessare, poi mi sono effettivamente reso conto di avere un riscontro positivo. Non ho mai pensato ad un’ipotetica vendita dei miei lavori, potrei attribuirne un valore simbolico, ma ogni cosa che si realizza non ha un valore quantificabile.
Mi piacerebbe esporli, farli vedere alla gente, quando si realizza qualcosa del genere è un peccato tenerlo nascosto, bello sarebbe invece poterlo condividere e farlo apprezzare da altri occhi.
Dal momento che ha sperimentato l’utilizzo del rame e in soggetti, in questo caso dei bonsai, non ha mai pensato di cambiare materiali o di cambiare soggetti da rappresentare?
Si, ho pensato di realizzare sempre in rame degli oggetti diversi, ad esempio i simboli emblematici della nostra terra: carretti, cavalli.
Mi sono anche cimentato nella pittura, riuscendo a realizzare un quadro che attualmente si trova a casa mia, ma non si tratta di sola pittura. Nel periodo di chiusura del paese ciò che potevo fare era raccogliere quei materiali in disuso, allora con l’aiuto di sacchi di juta e del legno ho fatto la cornice. Tutto ciò che utilizzo infatti, per la realizzazione delle mie opere, avviene attraverso materiali di scarto, riciclati.
In termini pratici come avviene la realizzazione dei suoi bonsai?
Ci si procura dei cavi elettrici, si sfilano manualmente ed una volta terminato questo passaggio si cominciano ad intrecciare i fili, più si
intrecciano più diventano rigidi e sarà più semplice assemblare il tutto.
Mi diceva che non ha mai pensato a monetizzare, ha per caso pensato alla pubblicazione delle immagini dei suoi lavori? ci sono dei siti di rimando?
No, attualmente non ho caricato immagini e non ho siti di rimando. Ringrazio il signor Aliotta che incuriosito dai materiali e dai miei lavori mi ha permesso di essere oggi qui ad esporre quanto ho prodotto, che personalmente per me è già una gratificazione.
Per chi volesse visionarle resteranno qui in esposizione?
Sì, fin quando ci sarà disponibilità da parte del signor Aliotta resteranno in esposizione, successivamente vedremo cosà accadrà,
mi piacerebbe fossero visionate anche altrove, queste come gli altri lavori che ho in cantiere da produrre e realizzare.
Mariangela Facendola
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