La festa di S. Giuseppe in Sicilia è una festa che tradizionalmente occupa un posto di tutto rispetto sia come festa religiosa sia come rituale accompagnato da specialità gastronomiche.
La figura di S. Giuseppe, sposo di Maria e padre putativo di Gesù, è molto venerata in Sicilia, ed è legato al profondo sentimento religioso diffuso in Sicilia e che si evince anche dalla diffusione del nome Giuseppe e tutti i suoi derivati: Peppe, Peppino, Pippineddu, Pino, Pippo, Giuseppa, Giuseppina, Pinuzzu, Peppina, Pina, Giusy, ecc…
La festa di San Giuseppe è caratterizzata da feste religiose con caratteristiche tipiche nei diversi comuni come diverse le specialità culinarie che si possono gustare in questa ricorrenza. Dal punto di vista gastronomico la Sicilia è ricca di piatti tipici per il giorno di San Giuseppe.
Tipiche pietanze che venivano anche offerte dai più benestanti alle persone più disagiate erano il minestrone di San Giuseppe, il pane di San Giuseppe, la pasta con le sarde e il dolce tipico della ricorrenza è la famosa sfincia di San Giuseppe.
Nella città di Caccamo si organizzano ben due manifestazioni per la festa di San Giuseppe, entrambe organizzate dalla Chiesa della SS Annunziata. La prima manifestazione è la domenica prima del 19.
In questa primo evento si svolge ‘A Retina che è una sfilata di muli bardati a festa accompagnati dalla banda musicale, che fa il giro del paese raccogliendo offerte in natura, le cosiddette prumisioni che i devoti fanno al Santo. Già due domeniche prima della festa, alla chiesa dell’Annunziata, viene accesa ‘A Scalunata di San Giuseppe. In queste giornate vengono accesi dei ceri lungo la scalinata in cima alla quale si trova la statua di S. Giuseppe col Bambino.
In molti paesi vengono allestiti gli Altari di San Giuseppe e vengono imbandite le Tavolate di S. Giuseppe, in cui intere famiglie, in virtù di una promessa fatta al santo, contribuiscono nella preparazione di cibi e pietanze tipiche da offrire ai poveri. Questo rito si conserva in molti comuni, ma negli ultimi anni a Salemi è diventato un vero e proprio evento turistico.
Anche nell’agrigentino la festa è sentita e partecipata, in particolare a Ribera dove i festeggiamenti iniziano dalla domenica precedente.
Nella città sfilano uomini a cavallo che portano per le vie della città dei rami d’ulivo con al seguito un carro che porta una torre di varie forme di pane benedetto sormontata dal quadro di San Giuseppe.
Il centro storico di Palermo, invece si illumina con le spettacolari Vampe di S. Giuseppe, degli immensi falò dove vengono bruciati anche vecchi oggetti. Le vampe sono da tempo vietate, ma la tradizione è così forte che la sera del 18 le cataste di legna si illuminano in diverse piazze del centro.
Anche nel Ragusano, a Scicli la notte del 16 marzo, fin dal medioevo si ripete la Cavalcata di S. Giuseppe nella quale uomini a cavallo accendono i fuochi benedetti lungo la città.
Scritto da Siculomania, pagina Facebook
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