Non è minimamente concepibile che sia diventata negli ultimi tre anni terra di nessuno e che non vi si ponga rimedio e nemmeno si provi a farlo. Non si tiri in ballo la baggianata delle telecamere, primo perché il proclama è finito e ancora non si sa se sono funzionanti o meno. Secondo perché in alcuni casi quelle private hanno immortalato gli eventi ma nessun beneficio ne sta venendo.
Il tempo perso da alcune associazioni con questa storiella, poteva e doveva essere impiegato a fianco dei cittadini che qualche iniziativa l’avevano presa. Ma rubavano la scena a personaggi il cui unico anelito è la poltrona.
Le uniche sirene che si sentono a Bagheria sono quelle delle ambulanze.
Questi episodi vanno combattuti alla radice, siamo d’accordo. Nascono da fallimenti delle istituzioni: la famiglia, la scuola, ma anche la società e le autorità locali. Oggi però intanto devi intervenire sui rami. L’amministrazione ( al momento amministratore unico) non può più in alcun modo fare finta di niente.
Si richieda un tavolo di concerto con le forze dell’ordine tutte, quelle vere e la polizia municipale, che smetta di dipingere strisce pedonali, aggiustare motorini, e andare a casa alle 20:30 come un qualunque impiegatuccio.
Devono girare macchine e personale, non si deve tollerare nessuna forma di illegalità perché devi immediatamente restituire alle strade un connotato diverso.
Il giovane Andrea che dal suo balcone del primo palazzo di via Monaco, grida illegalità ad ogni festa va sanzionato, come i suoi sodali in macchina e in bicicletta. I ragazzini molesti sul corso vanno fermati e mandati a casa. Per strada devono circolare mezzi a norma di legge con tutti i dispositivi di sicurezza e di silenziamento e il codice va rispettato ma anche l’abbandono della cicca per terra non va tollerato, e la deiezione del cane, e le carreggiate usurpate da commerciati vegetariani, ecc ecc ecc
Si chiama CIVILTÀ io lo chiamo con un neologismo “CIVISMO”.
Chiama i caschi blu, i bersaglieri, il ros, la legione straniera, chi cappero vuoi tu, ma restituisci la città ai cittadini.
Apri una qualunque finestra e senti l’eco delle marmitte di chi pensa di vivere a Scampia. Chiama gli esercenti a raccolta e non per il polo musicale, ma per un polo che non si sente nominare mai e che dovrebbe essere obiettivo di ogni amministrazione: IL POLO DELLA LEGALITÀ. E per quello non ti servono finanziamenti.
Lasciare ora per tre settimana, Bagheria senza amministrazione è l’ennesima scelta scellerata che stanno pagano tutti. I giochi di palazzo non “per” ma “contro” i cittadini. Ora rivolgiamoci alla mecca e preghiamo che qualcuno riceva l’illuminazione.
Ignazio Soresi
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