Al primo posto della XII ed. del Concorso letterario nazionale alla memoria di Giana Anguissola (1906-1966), nella categoria racconti inediti per ragazzi 2021 si è classificata Isabella Christina Felline, con il racconto “La mamma riparata” illustrato da Alice Gallosi, Editore Le Piccole Pagine, 2022.
Motivazioni – Per aver saputo parlare della malattia senza parlare della malattia, attraverso la curiosità, la fantasia e l’innocenza dei bambini.
Storia vera ispirata da Angela, che raccontò al figlio di avere una nocciolina nel seno e insieme risero credendosi scoiattoli, fino a guarire
Sinossi – “Un mio amico aveva un cane, una sorella piccola, un papà con gli occhiali verdi e una mamma con una nocciolina”, così inizia un racconto che procede grazie alla curiosità del protagonista. Sarà qualcosa di brutto, questa nocciolina? O la mamma dell’amico nasconderà una folta coda da scoiattolo? Il mistero scatena la fantasia.
Una storia tenera e commovente dove si piange, si ride, si legge, si vive. Per parlare di temi scomodi come la malattia di un genitore vista con gli occhi di un bambino. Cara Isabella, una domanda personale, “ci vuole coraggio per scrivere sulla malattia che tocca diverse donne, mamme, amiche, sorelle, mogli o ci vuole solamente consapevolezza sulla bontà della verità?”
Forse prima del coraggio ci vuole onestà: la malattia è qualcosa che tocca tutti, prima o poi, direttamente o indirettamente e bisogna farci i conti. Credo che la verità sia fondamentale: raccontata nel modo giusto ci rende adulti credibili, affidabili, anche quando annaspiamo nel trovare una soluzione. È l’unico modo che abbiamo per educare i bambini a relazioni sane e oneste. E di solito vale pure con gli adulti.
I bambini e le bambine fanno tante domande e sono incredibilmente curiosi/e e fantasiosi/e. Una madre, una nocciolina, tante domande: sarà mica una mamma di uno scoiattolo? O un albero?
Non è semplice raccontare ai bambini i temi scomodi, anche perché su questi loro sono particolarmente curiosi e insistenti: annusano il tabù e ci mettono in difficoltà, ne sono attratti. Per fortuna nell’immenso mondo immaginifico dell’infanzia le metafore ci vengono in soccorso, hanno un linguaggio simbolico onesto e comprensibile.
La mia amica Angela raccontò di avere una nocciolina nel seno e lì non doveva starci: è bastato. È una spiegazione logica, non essendo la mamma un albero o uno scoiattolo; i bambini hanno una logica disarmante che può insegnare molto anche a noi. Affronti il tema delicatissimo del cancro, con ironia, senza sminuirlo, senza mentire, costruendo consapevolezze coi mattoni delle metafore, proteggendo la dignità di un adulto che deve restare credibile e di un bambino che non merita bugie, ma sostegno, presenza, amore. Ripropongo questo passaggio in cui il nonno dell’amico di Marco gli disse “una cosa (un oggetto) e una persona riparata sono qualcosa in più, un regalo, un dono”.
spiegheresti ai bambini e alle bambine che ti leggono l’importanza della metafora: la tazza riparata/la mamma riparata
La tazza riparata con la colla d’oro è una metafora perfetta e funzionale, non serve appesantirla di spiegazioni, perché parla il loro linguaggio: i bambini adorano le cicatrici, le ferite, i cerotti… li esibiscono, li confrontano, narrano di loro e delle loro avventure: di quella volta che si sono fatti mettere i punti, di quell’altra volta che avevano il gesso, di tutte quelle volte che si sono fatti male e ne sono usciti, “riparati” e più forti e coraggiosi. Esibite come ferite di guerra del
crescere, del vivere. Ho mutuato il concetto del “riparato” dagli oggetti: ricontestualizzato sulle persone ha una valenza più neutra ed allargata, che in qualche modo non ha bisogno di entrare troppo nello specifico e ha funzione di protezione La mamma riparata di Isabella Christina Felline Storia vera ispirata da Angela, che raccontò al figlio di avere una nocciolina nel seno e insieme risero credendosi scoiattoli, fino a guarire dell’identità. La storia del Kintsugi poi, è sempre affascinante, perché invita a osservare con più attenzione le fragilità, riproponendole paradossalmente come punti di forza: è un esercizio di creatività, di libertà di pensiero, di accoglienza, di crescita.
Gli adulti tendono a nascondere o a mentire ai bambini “a fin di bene” per non farli soffrire, o perché non conoscono gli strumenti, le parole giuste, per affrontare situazioni delicate come il tema della malattia ai bambini. Isabella, quanto è importante che l’editoria per l’infanzia affronti attraverso le storie questi argomenti?
La letteratura e il teatro hanno sempre avuto finalità catartiche, di elaborazione. Non è semplice per gli adulti scoperchiare quella campana di vetro dove vorremmo tenere al sicuro chi amiamo, soprattutto i più piccoli.
Noi mentiamo loro finché non abbiamo gli strumenti: cambiare discorso, distrarli, mentire a fin di bene sono però
scorciatoie che diventano vicoli ciechi. Oggi l’editoria per bambini e ragazzi ha titoli e collane di qualità e permette di venire in soccorso, affiancare, sostenere con delicatezza i temi difficili, ci sono tanti libri che parlano di malattia, morte ed altri tabù. Anche molti piccoli editori come Le Piccole Pagine hanno il coraggio di affrontare il tema con cura.
Non è mai semplice, ma capiterà una perdita, un lutto, di un nonno o anche solo di un pesce rosso e non possiamo
più cavarcela con un È volato in cielo, giacché i bambini sanno perfettamente che i pesci non hanno le ali e figuriamoci
i nonni. Saremmo bugiardi e inaffidabili, abbiamo il compito di far capire loro che abbiamo dei limiti ma li amiamo e stare insieme ci rende forti e migliori. È un allenamento all’onestà che fa bene ad ogni età. Basta, è tutto qui. L’amore è una cosa semplice, il resto sono sovrastrutture degli adulti.
Cercate libri di qualità, che non sempre rientrano nei cataloghi delle grandi distribuzioni, uscite dai labirinti delle proposte commerciali che fanno numeri e vendite per i titoli di facile consumo. E tuffatevi nelle librerie indipendenti e specializzate, che con passione e perizia sanno guidarvi verso piccoli grandi tesori che a lungo accompagneranno
le emozioni di chi li raggiunge: un buon libro ti accompagna per anni.
Grazie, Isabella per questo contributo alla mia rubrica letteraria, perché come hai più volte detto “i bambini hanno bisogno di sapere, col linguaggio giusto e rispettoso del loro livello emotivo e cognitivo, ma hanno fame di scoprire, sono creature assetate di conoscenza.” Per maggiori informazioni sulla scrittrice, pedagogista Isabella Christina Felline (nella foto della pagina a sinistra), vi invito a visitare il sito https://www.isabellachristinafelline.com/
Link utili: http://screening.asppalermo.org/ http://screening. asppalermo.org/mammografico.php
Notizie dal Web: Partecipa allo screening mammografico presso le seguenti strutture:
BAGHERIA : Poliambulatorio – B. Mattarella 82
Francined Angela Russo
Potete approfondire con i seguenti suggerimenti:
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