Quando si può far tutto e il contrario di tutto. Bagheria vittima degli ossimori.
Qualche giorno fa sui media locali, si dibatteva accoratamente, sulla festa dello sceicco egiziano a Villa Valguanera. La vicenda posta malamente non riguardava l’evento in se, ma alcuni aspetti: il ritorno economico per la comunità tutta (assolutamente opinabile e non comprovato), lo sfruttamento di un bene culturale, seppure privato, vincolato da necessaria esigenza di tutela e pubblica fruizione (e non ci sono prove tangibili di violazioni in tal senso), e infine il disturbo della quiete pubblica con musica che viene riferita ad altissimo volume fino ad oltre le 3 del mattino.
Se quanto riferito dai testimoni aurali più che oculari, fosse vero, l’evento porrebbe indirettamente in una strana luce l’ordinanza sindacale 18/2022 emanata il 01/06/2022 su proposta della direzione IV- Polizia Municipale e Affari legali, di andare in deroga al DPCM che stabilisce il limite differenziale assoluto in decibel per la soglia di rumore notturno. Gli spunti di riflessione che partono da questa ordinanza sono molteplici.
Non si confuta la possibilità di andare in deroga per gli eventi straordinari previsti ( che renderanno Bagheria polo della musica per le terre conosciute tra i Dardanelli e le Colonne D’Ercole ), ma, per esempio, che sia l’organizzatore a ravvisare questa necessità, prevedendo il superamento dei limiti imposto dalla normativa. Tradotto: C’È UN CAPPERO DI LIMITE AI DECIBEL OLTRE IL QUALE SI È SANZIONABILI. Art. 659 del Codice Penale, con buona pace di tutti! La violazione è reato, ce lo ricorda il comandate della Polizia Municipale che risulta essere proponente su indicazione della Go Green concerti, della richiesta di ordinanza di deroga a tali valori.
Altra considerazione semplice e banale: in assenza di programmazione territoriale si chiede al nostro sindaco Filippo Tripoli, che ne ha autorità anche di controllo, anche in materia di inquinamento acustico, di agire in deroga, anche perché “il comune è ente patrocinatore”.
Nero su bianco, stiamo chiedendo al sindaco da mesi, da quando Bagheria è stata proclamata “polo” se questo patrocinio su un evento privato, proposto da privato, e per il quale il privato staccherà biglietti, si esaurirà nell’attribuzione gratuita dell’area di piazza Stazione,(sporadica perchè la maggior parte saranno concerti al privatissimo Piccolo Parco Urbano) in cambio del ritorno di immagine e dell’eventuale servizio d’ordine della Polizia Municipale fuori dai loro canonici ed inderogabili( quando si tratta di pubblica utilità) orari di lavoro, o sarà a titolo oneroso come fu per Francesco De Gregori, e se così fosse, sarebbe bene lo si dicesse subito quanto oneroso , e si spiegasse perché necessario che lo sia.
Sarà cura dei vigili urbani, scrive ancora nella richiesta di ordinanza il comandante Parisi , controllare che comunque le emissioni non vadano oltre la deroga, pena la decadenza dell’autorizzazione e l’applicazione delle sanzioni (in realtà non si tratterebbe solo di quelle pecuniarie) previste. La polizia municipale non ci risulta abbia gli strumenti, e ad intervenire dovrebbe essere un organo preposto l’ARPA. Qualora si scoprisse che questi strumenti sono a nostra disposizione, il fatto darebbe un ulteriore connotato alla tolleranza nei confronti di certi eventi che si verificano in città e che invece passano nella totale indifferenza di chi è preposto al loro controllo.
E che la competenza sia di sindaco e polizia municipale, a scanso di equivoci lo scrivono proprio loro in questa ordinanza pubblica leggibile pubblicamente in albo pretorio on line, come tutte le ordinanza e le attribuzioni di incarichi sulle quali alcune riflessioni abbiamo già fatto in altra occasione, ma che, se confermati alcuni fatti, andranno certamente riproposte.
Ma tornando al contendere: se le strade di Bagheria sono ammorbate, da musica a volumi intollerabili, da contrada Monaco a via Mole, passando per le autovetture e le biciclette adornate all’uopo, e nelle ore notturne nella zona della Movida, non si può accettare che, in questi caso non vi sia controllo, e che il benessere dei cittadini non venga garantito, anche dal lavoro straordinario ( forse sarebbe il caso di rivederne alla luce degli eventi, e anche della necessità di sicurezza sul territorio, gli orari di servizio) degli uomini della polizia municipale, mentre per questi eventi il controllo venga garantito. BAGHERIA CITTÀ PER BENE A GIORNI ALTERNI.
In questa ordinanza, che casca a fagiolo nel rafforzare la narrazione di questa amministrazione indifferente a certi temi di sicurezza, non “convenienti” in termini “consensuali”, si ribadisce la figura del sindaco quale Ufficiale di Governo, garante della pubblica incolumità come sancito dall’art. 54 del Tuel, e ne ricorda la facoltà di emanare provvedimenti in materia.
Sono formule burocratiche, lo sappiamo bene, ma a parte le riflessioni che abbiamo suggerito riguardo gli eventi musicali in programma, rimane il fatto che, per intervenire in altri fenomeni sul territorio, gli strumenti ci sono (ci sarebbero se si volesse), e le stesse ordinanze sindacali rintracciabili sul web emesse in centinaia di cittadine in Italia hanno, generalmente, la direzione opposta di essere più restringenti (in regime di normalità e non di evento straordinario quale una serie di concerti) sulle emissioni sonore che posano provocare inquinamento acustico.
L’emissione di questa ordinanza crea un interessante paradosso, il sindaco c’è ma si fa vivo a garantire i diritti del privato ma, sempre più raramente, i diritti dei cittadini di cui è al sevizio, soprattutto quando si deve prendere con coraggio qualche scelta che ci affranchi da certa sottocultura numerosa e votante al quale consenso è difficile rinunciare, in questi tempi di vacche magre.
Ignazio Soresi
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